Basta domeniche a piedi!

la rigrazio della proposta ma io voglio semplicemete difendere il diritto alla liberta' di usare il mezzo che si preferisce.

Non capisco proprio come mai chi si ostina tanto a volere una vita di verde e di bicicletta abbia scelto di vivere in una metropoli che evidentemente lo nevrotizza.

Ma perche' non andate a vivere in campagna? Lo dico senza ironia, lasciate Milano, non fa per voi!

mi viene da ridere quando leggo post di "pseudo commercianti" (o simpatizzanti tali) schiavi delle 4 ruote: poveretti, non escono di casa se non a bordo della loro auto, e anche quando piove si sentono reclusi perché immaginano che non si possa uscire con la pioggia. poveretti... e rovesciano tutto in ideologie sinistroidi e ipotesi strampalate. chissà come si troverebbero male in città, nemmeno troppo lontane, dove la macchina non viene usata pressoché mai. poi magari si vendono anche come personaggi di mente aperta ed europeisti convinti... mah. chissà dove andremo a finire con gente del genere...

Premetto che io sono per le limitazioni drastiche alla circolazione (blocco o targhe alterne) in situazioni di emergenza anche nei giorni feriali. Ritengo che il diritto alla salute venga prima di ogni altro diritto.

Ma proprio per questo, i provvedimenti limitati alle sole domeniche a piedi con la motivazione di ridurre l'inquinamento mi lasciano perplessa, e mi sembrano un'ipocrisia, perché la domenica è il giorno in cui circolano meno auto.

In ogni caso, accettando con spirito di scrificio anche l'(inutile) domenica a piedi di oggi,  si dovrebbe in questa occasione vedere almeno passare i mezzi pubblici, se non proprio potenziati, almeno con la cadenza dei giorni feriali.

Ebbene,  ho   appena sentito la sacrosanta protesta  di una signora  ultrasessantenne, che doveva recarsi coi mezzi pubblici  dalla madre, molto anziana come si può intuire. La signora ha atteso invano per mezz'ora la 61 poco prima delle 12, e ha dovuto fare il percorso per metà a piedi prima di trovare, sfinita,  un altro mezzo. Analoghe proteste da parte di altri  la volta scorsa.

Va bene le domeniche "a piedi ", ma che ci siano almeno i mezzi pubblici: tenete conto che a doversi muovere non ci sono solo i giovani.

"Una metropoli in casa a guardare la pioggia dalla finestra senza motivo alcuno."

Enrico Sardini, lei sarà stato in casa a guardare la pioggia dalla finestra, ma centinaia di persone che ho visto per strada - sono appena tornata - non mostravano timore per la pioggia e l'affollamento era quello ormai consueto delle domeniche a piedi. Devo dire che ho pensato: guarda un po'... anche con questo tempo i milanesi sembrano aver accettato questa domenica a piedi; questo vuol dire che accettano questa scelta - quando viene fatta - e che ne comprendono i motivi e nonostante il disagio indubbio di una giornata non favorita dal sole.

credo che invece molti milanesi, come la sottoscritta, non vedessero l'ora di godersi in santa pace la città, sì anche sotto la pioggia! "accettando" visite guidate - e gratis - ai musei (io ero al monumentale..), le iniziative del touring club, la parola di Dario Fo a Palazzo Reale, la musica classica presso la camera del lavoro, etc..

La libertà di cui parla è anche quella di coloro che vogliono (e mi creda siamo in tanti) la riduzione delle auto e di tutto quello che ne conviene, e perché no, anche qualche domenica a piedi (3 in un anno sono poca cosa), e deve essere direttamente proporzionale a quella di coloro che senza macchina non riescono a vivere!

Grazie per l'attenzione

fabiana

Gentilissima

mi permetto solo di fare notare che "centinaia  di persone" non sono significative in merito alla totalità dei cittadini milanesi (1,5-2 milioni)

Un caro saluto

Andrea

Ma voi siete tutti giovani pimpanti o fortunati abitanti del Centro ?

E' stata una domenica LETTERALMENTE A PIEDI !

Nel senso che si doveva andare a piedi per forza: i mezzi pubblici latitavano e mancavano dappertutto.

Scusate se inisto, ma non si vuole affrontare il problema principale: la assoluta insufficienza dei mezzi pubblici che non fossero le corse, però molto rarefatte, delle metropolitane.

La domenica non sempre ci si può limitare a passeggiare, spesso ci si DEVE spostare da un punto all'altro della città. E non tutti abbiamo il privilegio di abitare in centro, o di abitare vicino alla  metro.

Stamattina, in zona 3, c'è stato un coro di proteste: persone che da piazza Cuoco hanno atteso un'intera ora la 90-91 e poi si sono trascinate a piedi fino a corso Lodi per prendere la Metro, poi persone che hanno fatto a piedi come dicevo il percorso della 61 finché non hanno trovato un taxi; insomma un mucchio di disagi. E altri episodi del genere, con persone che se potevano dovevano rinuciare ai loro progetti, se no, mettersi in coda per i taxi a loro spese.

Io non ce l'ho affatto con il blocco della circolazione privata: però i mezzi  pubblici devono essere presenti.

Ieri sulle linee di superficie c'è sato un grave disservizio: altro che successo.

Le domeniche a piedi che dovrebbero "educare" i milanesi si sono rilevate un vero flop.
Unitamente all'introduzione dell'Area C, sono un vero e proprio provvedimento anticostituzionale (vedi art 16 della Costituzione).
Per far sentire la vostra voce, venite a firmare contro l'Area C.

http://www.nonctassate.it/index.php?id=dovesiamo

Il flop sta nell' antidemocrazia totale di certi provvedimenti demagogici ed inutili.

Non e' possibile una simile sospensione dei diritti civili, non capirlo e' gravissimo.

si, lo dico, soprattutto perche' E' INUTILE...

mi scusi ma mi sento di dovere rispondere anche su questo.

quest'anno le domeniche a piedi pianificate sono 8 che sono circa un sesto delle domeniche di tutto l'anno (52), non sono poche: come dire che se una persona lavora (fortunata!) tutto l'anno (365gg) se ne tiene 50 per fare altre cose (la spesa?) che non sia fare feste in piazza  gliene togliano un sesto.

Non contesto il fatto che ci siano persone a cui piace la domenica a piedi.

Contesto il fatto che l'iniziativa è considerata di successo ma i numeri (prendendoli per veri) sono ampiamente insufficienti (20 mila persone sono andate al museo??)

Contesto il fatto che tutti gli altri cittadini milanesi (e ripeto anche qui il numero: 1,5-2 milioni!) non solo non hanno modo di esprimere un parere obiettivo se non con qualche sparuto messaggio su qualche sparuto forum che sarà letto si e no da 100 persone al giorno

Contesto il fatto che  nessuno dei tanti "fan delle domeniche a piedi" dimostri l'onestà intellettuale di ammettere che non sanno cosa pensi la maggior parte dei milanesi.

Insomma, va bene cercare di rendere vivibile Milano, ma che ci sia buon senso!

Non abitano tutti in centro e non tutti possono fare festa!

Altrimenti tra 20 anni i milanesi fatti due conti andranno a vivere da un'altra parte.. (è questo l'obiettivo?)

Andrea

Ciao a tutti, provo a condividere solo un punto di vista.

Mi sembra evidente che una iniziativa come questa porta della gente in centro a milano, a piedi, entusiasta di potere girare per le strade senza alcuna regola: c'è mica da fare un test per questo!

Quello che non a tutti è evidente - sicuramente alle persone "in piazza" - è che ci sono molte altre persone (e qui sotto provo anche a contarle spannometricamente), che non sono d'accordo per il semplice fatto che vorrebbero usufrire della DOMENICA in modo diverso dall'andare in centro a milano a piedi o in bici. Faccio solo alcuni esempi:

- persone che la domenica non hanno voglia di andare in centro a milano, magari si farebbero un giro in uno dei tanti parchi nei dintorni di milano, magari da raggiungere in auto..

- persone che, anche se ci sono tanti mezzi pubblici, non hanno modo o tempo di usarli: pensate agli anziani che, lo condividiate o no, se possono prendere l'auto usano la domenica per andare a farsi un giro magari dai parenti, ma se devono prendere i mezzi pubblici  ne sono scoraggiati (e questo vale anche se il biglietto glielo dai GRATIS!)

- persone che per fare un itinerario in auto ci impiegano 10 minuti e con i mezzi pubblici diventa 2 ore.

- persone che vorrebbero fare semplicemente la spesa all'esselunga e vai a caricare i pacchi sul tram.. pensa agli anziani

- persone che lavorano tutta la settimana (magari usando solo i mezzi pubblici e non l'auto - come faccio io...) e che in tutta sincerità la domenica potrebbero farsi un giro fuori porta

- persone che hanno acquistato un auto proprio per il tempo libero e che non possono usarlo.

- persone che non per "fare festa" ma per impegni vari si trovano a dovere entrare o uscire da milano per prendere l'autostrada e non possono farlo perchè i punti di accesso sono descritti malissimo e in modo approssimativo (non esiste una piantina! solo una descrizione forfettaria nella circolare comunale)

Provo anche a fare due conti.

A Milano quanti residenti ci sono? 1,5Milioni? 2 Milioni? Ipotizzo che il successo di una iniziativa si possa misurare in base alla percentuale di adesione: possiamo dire che ha successo se arriva a "portare in piazza" almeno la metà dei residenti?

Mi chiedo, nelle domeniche a piedi + di successo, quelle in cui i sostenitori dicono di avere fatto "il pieno", ci sono state 1 milione di persone per le strade?

A me non sembra possibile.

Secondo me nella migliore delle ipotesi (non piove e proprio non c'è niente da fare e tutti sono annoiati) al max 200-300 mila persone usufruiscono dell'iniziativa, tutte le altre persone (circa 1,3-1,7milioni) non possono che rassegnarsi fare due cose:

1. stare a casa

2. andare fuori da milano nel weekend, per chi puo' farlo.

In definitiva per me è una iniziativa sicuramente spinta da buoni propositi ma cosi' com'è non può funzionare.

Peraltro chi non vuole fare festa ed ha una necessità (l'estremo è andare in ospedale... il policlinico è in centro a milano) ha un grosso problema a cui ovviare andando in taxi o in ambulanza..

Ho sperato che quanto affermato da Pisapia ad un certo punto si realizzasse, ovvero una domenica a piedi in una area ristretta di milano (es il centro, l'area_c o qualcosa di simile) in modo da consentire a cui vuole vivere il centro di milano a piedi di farlo, ma non creando disagio per tutti gli altri che poi sono la maggioranza.

In un momento in cui Area C suscita tanti dubbi, l'IMU e la TARSU/TARES sono alle stelle e ci si trova anche con questo disagio, mettere assieme il tutto diventa sempre + facile soprattutto per chi come me è nato e vissuto (e ha pagato le tasse) per 35 anni a Milano

un caro saluto a tutti,

Andrea

Gentile Sig Paolo

apprezzo il tono pacato della sua risposta.

Comprendo il tema dell'apertura intellettuale e posso dire di condividerlo solo parzialmente; per farle capire chi sono posso dire che sono nato alle pendici del Monte Stella, abito a milano da 35 anni, sono sempre andato in bicicletta anche in pieno traffico e se voglio pedalare davvero in libertà semplicemente mi dirigo verso uno dei tanti bellissimi parchi che abbiamo: la montagnetta di sansiro, trenno, parco nord, bosco in città.. 

Se sono al 100% convinto che una città senza il problema del traffico sia un obiettivo condivisibile da tutti, non mi sembra che l'imposizione del non usare l'automobile sia lo strumento adatto, anzi mi sembra per lo più controproducente.

La mia idea è che forse solo il centro di Milano (Duomo e limitrofi) possa essere pensato per una dimensione pedonale, ma il resto della città è dimensionata e costruita per un utilizzo automobilistico; non è una colpa di nessuno, è fatta cosi. Faccio solo qualche esempio.

1. per spostarsi da un punto A ad un punto B di Milano ci sono troppe zone troppo distanti tra loro, che peraltro non sono e non saranno raggiunte dalla metropolitana, e i mezzi di superficie sono ancora ampiamente non competitivi in confronto all'uso dell'automobile. non si tratta di "scomodità", si tratta di tempi di attesa eccessivi, di tempi di percorrenza stratosferici in confronto all'automobile, di affollamento invivibile; con un po' (tanta) pazienza un 40-50enne si può anche attrezzare, ma un 70enne no, e nemmeno una famiglia con 2 passeggini al seguito.

2. per fare banalmente la spesa a Milano si sono una miriade di centri commerciali sulle tangenziali, costruiti a misura di auto, e questo di per se non è uno svantaggio perchè consente di ridurre i costi e di servire una ampia platea di consumatori. Peraltro Lei andrebbe mai a fare la spesa a piedi sapendo di dovere caricare 20-30kg di pacchi/bottiglie? Io ad esempio apprezzo tantissimo la possibilità di utilizzare i centri commerciali di domenica, dal momento che lavoro (per fortuna) molto tutta la settimana e onestamente posso farla solo di domenica.

A questi due esempi se ne potrebbero ovviamente aggiungere altri 100.000, invito gli altri utenti del sito, anche quelli che apprezzano le domeniche a piedi, a dimostrare l'onestà intellettuale elencando casi pratici in cui non si puo' fare a meno dell'automobile.

Inoltre, ribadisco il concetto perchè è davvero importante, non si puo' pensare che la domenica tutti i 2milioni di cittadini milanesi abbiano voglia di fare il "giro in piazza". Sarà giusto consentire a chi lo vuole fare di farlo, ma dal momento che non sono sicuramente la maggioranza dei cittadini, non è giusto imporre a tutti di farlo; questo alimenta solo il malcontento della maggioranza dei cittadini che già sono abbastanza carichi per: introduzione IMU prima casa, aumento aliquote imu del 160%, costi della tarsu, costi di area C....

La verità è che ci vuole buon senso: le iniziative a corredo delle attuali domeniche a piedi sono ottime, e si possono eseguire anche senza il blocco totale del traffico, perchè di domenica - e lo sanno tutti -  è normale che non ci sia traffico a Milano!

Termino con due considerazioni sulle osservazioni pratiche fatte:

1. a parte la mancanza di una mappa grafica, il problema dell'accesso in città è la mancanza di possibilità di ingresso/uscita: i punti "consentiti" sono sparuti e chi arriva cosa fa? lascia l'auto per strada? e chi deve uscire cosa puo' fare? come porta l'auto da casa propria fino al punto di uscita? milano è grande!

2. non è vero che si puo' andare in ospedale con l'auto e senza ambulanza. se la fermano i vigili e dichiara che sta andando in ospedale, le fanno la multa e poi se proprio riesce si fa rilasciare un certificato dall'ospedale, poi va al comando dei vigili e implora l'annullamento; non c'è un processo automatizzato, e se ci fosse peraltro sarebbe utilizzato come "erogatore" preferenziale di privilegi: già mi immagino la fila di auto che entrano in policlinico per un codice bianco (che peraltro in lombardia sono pure gratis per i minorenni) ed escono con un pass per tutta la giornata.

Un cordiale saluto a tutti, nella speranza che sia i cittadini che la amministrazione comunale trovino un compromesso utile a tutti.

 Andrea

Invito tutti, nei giorni delle domeniche a piedi ad andare a fare un giro in centro e per i parchi di Milano e notare che le persone che sono uscite sono obiettivamente di più di quelle abituali, dunque se durante la domenica a piedi "riescono" ad uscire solo 200 000 persone, a quanto pare nelle domeniche abituali ne escono ancora di meno.

Sembra che siano di più le persone che vorrebbero uscire ma che non lo fanno perché c'è sempre un sacco di traffico.

Concludo domandandomi quale sia l'utilità di sparare numeri a caso tipo 200 000, un milione, 20 000 senza avere dati alla mano, da cosa lo si capisce che la maggioranza è contraria alle domeniche a piedi? In realtà la maggioranza ha votato Pisapia che nel programma aveva le domeniche a piedi e l'Area C...

Concordo pienamente on il Sig. Sardini

Trovo le Domeniche a spasso inutili, stressanti e penalizzanti x la maggior parte dei cittadini!

È stato ridotto l'orario del blocco del traffico di domani a causa delle previsioni di maltempo.

Il blocco sarà attivo solo dalle 10.00 alle 14.00.

Un mese è formato da 720 ore. Il blocco del traffico mensile è di 8 ore. Circa l'1% delle ore mensili, fra l'altro nei mesi invernali non viene nemmeno attuato.

Cioè in un mese avete a disposizione ben 712 ore per scorrazzare con le macchine!! e 8 ore in cui dovreste invece camminare, prendere i mezzi pubblici andare in bici.........

Che brutto camminare in una citta silenziosa, senza macchine, con bambini, famiglie in bici, iniziative varie, che orrore. Che bello il traffico caotico, il rumore, i fumi dei gas di scarico, è così che si deve vivere, che bello!!!

Effettivamente 712 ore a disposizione per andare in macchina sono troppo poche, volete anche quelle misere 8 ore, bravi è così che si ragiona.

Comunque non preoccupatevi, il sindaco ha ridotto da 8 a 4 il blocco per questo mese, complimentoni anche al sindaco "ecologista"

Domenica 7 aprile nuova giornata di blocco totale.

Le previsioni (ilmeteo.it) segnalano brutto tempo per tutta la giornata, ma questa volta non abbiamo una partita nel pomeriggio a San Siro, quindi non aspettiamoci alcuno sconto di orario sul blocco (l'Inter gioca alle 20.45..)

Quindi  prevedo di vivere la giornata in casa.

Se proprio avrò bisogno di usare l'auto, pagherò la multa con tutto il buon umore della cassa dei vigili urbani

Dal momento che nessunodella giunta comunale ha mai espresso un parere su questo thread, e dal momento che, democraticamente parlando, come cittadino residente milanese non dispongo di alcun altro strumento di dialogo con gli amministratori, non posso che vivere questo argomento con rassegnazione.

Oggi alle 9 pioveva e c'era vento.  Inquinamento inesistente.

Ma la macchina burocrarica-ideologica non conosce revoche.

Più che l'inquinamento da auto, c'era l'inquinamento acusitco da elicotteri !!!  Una vera rottura.

Resoconto della MIA domenica a piedi, dal mio punto di vista; solo per testimoniare cosa succede a chi  come me la domenica "ha qualcosa da fare" di diverso dal "fare festa in piazza" come ci vuole cortesemente educare a fare Pisapia.

Devo andare a fare visita ad un parente ricoverato al Buzzi alle 16.30, itinerario: da Piazzale Maciachini a via Cenisio (+ o -).

alternative: a piedi, in tram, in bici

Penso tra me e me: ho un abbonamento annuale ATM da 300€, abito sopra una fermata della metro gialla, andro' sicuramente con i nostri efficientissimi mezzi pubblici, finalmente fruttero' l'occasione per dimostrare a me stesso che questo abbonamento vale ben più che il solo spostarmi nell'itinerario casa-ufficio dei giorni feriali.

Vado su ATM-MI.IT, inserisco l'itinerario: mi suggerisce di ANDARE A PIEDI (vi allego lo screenshot)!

Non che mi scocci fare una passeggiata, ma per un itineriario che in auto richiede, col traffico 10 minuti, mi sembrano eccessivi 35 minuti per andare e 35 minuti per tornare, la passeggiata la faro' un'altra volta, quando avrò tempo. io adesso non ho tempo per festeggiare l'assenza delle auto, DEVO SPOSTARMI DA CASA ALL'OSPEDALE, l'orario di visita è di solo una ora e devo pure fare in fretta.

Non ho borse e pacchi da portare, indi ripiego sulla vecchia bicicletta. Trovo miracolosamente sia la pompa per le gomme che un catenaccio per legarla davanti all'ospedale, perfetto!

Gonfio le ruote, arrivo in strada e si parte; per quanto non pedali + da almeno 10 anni, le gambe rispondono, sul tachimetro a volte sfioro ancora i 28kmh, sul ponte di farini non scendo sotto i 16, fantastico! tutto compreso arrivo in 15 minuti, ho un po' di fiatone ma almeno posso stare in visita un po' di più.

Tuttavia non posso fare a meno di notare che:

1. non è vero che il traffico è fermo; sulla circonvallazione ci sono auto come di consueto la domenica; non "qualcuna", ma proprio il traffico consueto: ho addirittura pensato che il blocco fosse stato rimosso. In generale, guardandomi intorno, identifico due tipi di auto circolanti
1. SUV super diesel.
2. piccole utilitarie euro 2 dignitosamente trasformate a GPL, con 5 anziania bordo, che procedono timidamente rasentando le auto parcheggiate forse per evitare di essere sanzionate 
2. non sono andato in centro a controllare, ma sul mio itinerario pochissime bici: nessuna famiglia contenta, solo qualche cinese supercarico di borse caricate in malo modo e qualcun altro come me che pedala a più non posso per arrivare a destinazione. Ovviamente speriamo tutti che il tempo non si guasti, altrimenti aggiungeremmo il disagio di inzupparci.
3. nessun vigile! vuoi vedere che, seppure in palese disaccordo, sono uno dei pochi fessi che rispetta il decreto di Pisapia? forse anche i vigili si rifiutano di applicare questo insulto regolamento... forse li hanno incatenati a fare gli straordinari di domenica per presidiare la maratona il cui percorso, nella mente gloriosa di Pisapia, deve per forsa passare per il centro di Milano e quindi necessita di presidio contro il traffico, anzichè passare per uno dei bei parchi che abbiamo nell'interland di milano.. boh... ci rinuncio. su questo il pensiero è "BOH"!

Visto che ci sono, completo il mio quadretto familiare: in ospedale dovevano arrivare anche i miei genitori, ultrasettantenni, che pero' arrivavano dal cimitero maggiore; vi risparmio il loro stato di salute e lo storico ospedaliero, cmq per loro no-way: la loro auto a gpl resta a casa, a piedi è improponibile; in bici? ahahha!

Normalmente sarei andato a prenderli con la mia clio GPL del 99: con 2 euro di GPL sarei arrivato da maciachini a maggiore, caricato i parenti e arrivati tutti assieme in 20 minuti al buzzi, idem al ritorno; avrei speso un paio di euro di GPL se è tanto, non avrei inquinato quasi nulla, in sostanza non avrei dato fastidio proprio a nessuno, vabbè...

L'itinerario prevede a piedi quel mezzo chilometro per arrivare alla fermata del 14. una attesa di un buon quarto d'ora. ovviamente i tram sono carichi, ci sono pure gli zingari. vabbè lasciamo stare.

In definitiva tutto questo non può che rafforzare le mie opinioni, poi a ciascuno di pensare se le condivide:

1. i blocchi del traffico sono insulsi perchè ci sono troppe persone a milano, ciascuna con i propri bisogni; non è pensabile di imporre a tutti  "la festa di piazza", la gente ha altro da fare.
2. le periferie non sono proprio attrezzate per sopportare la circolazione solo a piedi/bici o mezzi pubblici. i tempi di percorrenza e le modalità sono davvero deficitarie.
3. nei blocchi non ci crede nessuno. lo dimostra il traffico di ieri a tutte le ore e l'assenza di vigili.
4. in generale io sono d'accordo nella creazione di eventi che coinvolgano i cittadini la domenica (ma anche il sabato e perchè no, la sera dei giorni feriali) ma occorre ragionare sulle modalità di gestione, ad esempio definendo aree ristrette (piazze, parchi..) da destinare alle attività senza necessariamente bloccare tutta milano! questa gestione delle domeniche a piedi denota un approccio decisamente deficitario della nostra giunta comunale!
5. E' insulso dire che la domenica a piedi ha avuto successo solo perchè si sono viste bici per strada: io la bici l'ho presa ma sono stato praticamente costretto, era l'unica alternativa percorribile! La bontà di un evento non si può calcolare in questo modo! Se un evento ha successo, la gente partecipa anche se c'è traffico intenso e se è impossibile parcheggiare!
6. Non capisco che titolo possa addursi il sindaco di una città di "EDUCARE" i propri cittadini. io mi aspetto che il sindaco amministri, controlli, etc... ma "EDUCARE" cosa c'entra? non è stato eletto per EDUCARE, è stato ELETTO per lavorare per i cittadini da cui percepisce lo stipendio. qui mi fermo (ma potrei andare avanti a suggerire qualcosa da di utile da fare: controllare le caldaie a gas delle abitazioni. riparare le buche sulle strade, partire magari da cose semplici che pero' migliorino la vita dei cittadini anzichè complicarla! Qui si parla di criminalità, disagio sociale, opportunità... Pisapia, amministratori comunali,  leggete i thread in questo forum! sono preziosi e pieni di suggerimenti! ) 

Ciao

Andrea

Referendum sulle domeniche senz'auto?

Il consigliere comunale del Pd Carlo Monguzzi propone un referendum sull'opportunità o meno di continuare queste iniziative.

Giustissimo.

Magari però ci si abbini anche un referendum sull'Area C, strappata ai cittadini con un quesito confusionario e fuorviante («Richiesta di referendum consultivo d'indirizzo per ridurre traffico e smog attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici, l'estensione di "ecopass" e la pedonalizzazione del centro») che ha visto i milanesi votare "sì" nella misura del 38,76% (il 79,12% del 48,99% che ha votato il quesito).

http://milanesi.corriere.it/2013/04/08/domeniche-senzauto-forse-e-il-caso-di-fare-un-referendum/



Domeniche senz’auto: forse è il caso di fare un referendum

E domenica è stata una giornata bellissima, con tanta gente in strada che girovagava e curiosava tra le varie iniziative messe in campo dalla nostra Amministrazione. E sia la giunta che i consiglieri di maggioranza sono assolutamente uniti nel portare avanti questa iniziativa.

Ho però colto negli ultimi tempi anche perplessità, e pareri contrari, non ideologici ma tranquillamente ragionevoli. Amministrare bene vuol dire avere anche il coraggio di andare controcorrente, di assumere decisioni impopolari, ma che vadano nell’interesse collettivo delle persone. E così abbiamo sempre cercato di fare.

Le domeniche senz’auto, che sono parte di una robusta strategia antitraffico, sono però un evento culturale, di benessere e vivibilità della città, che noi pensiamo possa procurare piacere ai cittadini; se quindi una parte della città mette in discussione questo piacere è utile tornarne a discutere.

Si può fare in assemblee aperte come facemmo per Area C e per la raccolta del rifiuto umido, o in un referendum da abbinare a una giornata di elezioni così da risparmiare risorse.

Ottima idea quella dei referendum, però una volta che il referendum sì è concluso, qualunque sia la decisione, non ci si lamenta più! Decide la maggioranza.

E che sia una vera maggioranza! Aboliamo il quorum, tutti devono andare a votare, anche quelli che sono contrari, chi sta a casa a guardare la partita di pallone sceglie di non decidere e fa fare agli altri. Così finalmente potremmo sapere quanti veramente sono contrari e quanti sono favorevoli.

Guarda che "niente quorum" vuol dire che decide esclusivamente chi va a votare, se la maggioranza dei cittadini se ne sta a casa si deve intendere disinteressata all'iniziativa e dunque non vale come parere contrario ma vale come astensione, cioè decidono gli altri.

Non mi sembra giusto che i pochi cittadini che si sono impegnati per decidere quale sia la cosa più giusta da votare debbano essere surclassati dai tanti cittadini pigroni che hanno preferito leggere la Gazzetta dello Sport al posto di informarsi ed invece che votare se ne sono stati a casa.

Chi va a votare decide, chi sta a casa lascia scegliere agli altri, è così che si difende la democrazia, il quorum serve solo a tenere i cittadini lontani dalla vita politica della loro comunità, con il quorum chi me lo fa fare di impegnarmi ad informarmi sul referendum e a perdere tempo per andare a votare? Tanto se non mi informo e non voto sono sicuro che non cambia niente e dunque non rischio che accada qualcosa che non mi piace.

Contro l'area C avevano cercato di raccogliere le firme, ma non sono riusciti a raccoglierne a sufficienza, non so se ve ne ricordate.

Evidentemente la gente è favorevole all'area C

Monguzzi vuole fare un referendum sulla domenica mensile a piedi? e perchè solo su questo provvedimento del Sindaco e non su TUTTI i provvedimenti del Sindaco, se si vuole essere giusti........

Io comunque ho passato una bellissima domenica

Sono completamente d'accordo con Marco Verdino quando suggerisce di "limitare le domeniche a piedi in zone semicentrali e a piccole isole in punti di interesse nelle periferie".

Le iniziative per sensibilizzare i residenti ad un uso "pedonale" della città sarebbero preservate, ma non si creerebbe tutto il disagio di cui si parla ormai da mesi; credo sarebbe un ottimo compromesso.

Ovviamente sarebbe da studiare bene l'elenco delle zone da "pedonalizzare" (vedi policlinico in centro a milano, che va mantenuto agibile alle vetture per ovvii motivi).

Anche Area C, che a me non aggrada ma di cui riconosco lo spirito di fondo, potrebbe essere rivista in alcune regole basilari che non ne comprometterebbero sicuramente l'efficacia in termini di controllo del traffico.

Condivido, è inutile il referendum. Basta fare le cose con criterio e non limitare la libertà dei singoli.

Caro Eugenio Galli,

personalmete ritengo che ricorrere allo strumento della consultazione popolare sia sempre auspicabile in quanto rappresenta la reale attuazione della democrazia. Nel suo intervento riscontro una contraddizione in quanto lei è daccordo nel considerare la volontà dei cittadini quando si tratta dei referndum da lei citati mentre nel caso delle domeniche a piedi ritiene che non debba essere ascoltata l'opinione dei milnesi. Mi sembra che lei appoggi le scelte ideologiche, in questo caso l'uso degli strumenti democratici, solo quando coincidono con il suo punto di vista ma, mi passi il termine, questo è un atteggiamento che si avvicina molto all'essere cialtrone. Io sono favorevole alle domeniche a piedi ma se la maggioranza della gente  fosse contraria mi adeguerei e cercherei comunque di diffondere messaggi positivi sull'utilità di tali provvedimenti per creare una moltitudine di consensi che possa risultare superiore come numero e decretarne la legittimità.

fanti sognanti

Come scritto nel messaggio del comune, l'ente certificatore è EMG.

Il campione di 1100 persone è estremamente significativo, ti faccio solo presente che i sondaggi fatti a livello nazionale (che vengono pubblicati su sondaggipoliticoelettorali.it) utilizzano campioni di solitamente circa 1000-2000 persone per circa 40 milioni di elettori.

Come scritto nel messaggio del comune il targhet sono tutti i maggiorenni.

Il canale di esecuzione della campagna e la finestra temporale secondo lei possono aver inficiato il risultato del messaggio? Sta pensando che EMG non sappia fare il suo mestiere?

Concludo che tutti i sondaggi possono avere degli errori ma gli istituti che li fanno vivono di quello, noi conosciamo solo i sondaggi elettorali, ma in realtà questi istituti vengono pagati dalle varie aziende per scegliere gli investimenti da fare, un sondaggio sbagliato sarebbe una nota negativa nel loro curriculum. È un po' come se tu gestisci un ristorante e ogni tanto il piatto non ti viene bene, i clienti non ritornano!

Questa domenica, se c'è bel tempo, io scappo da Milano: prendo la bici e mi pedalo tutto il parco delle Groane; le automobili non sono certo un problema.

Se non è bellissimo a Milano, gita fuori porta (in auto ovviamente..)

E voi cosa pensate di fare di bello in questa domenica di blocco? 

Ciao Andrea

ovvio che sia una pedalata di "2 ore" è oggettivo: è organizzata così :)

"Bellissimo" è soggettivo; io ad esempio per pedalare prediligo i parchi, e le statali fuori milano.

Se hai piacere possiamo organizzare una bella pedalata che a partire da Milano attraversi qualcuno dei parchi principali: parco delle groane, parco agricolo sud.. etc.. 

Ovviamente se piove, purtroppo, tutti a casa :(

A presto

Per il semplice fatto che i processi dell'amministrazione comunale sono... processi della mutua!

Anzichè una amministrazione efficiente come una azienda privata, dove le performance dei dipendenti sono misurate costantemente e sulla base di questi ci sono meriti o demeriti, aumenti di livello e bonus oppure licenziamenti, qui sembra di stare in Burundi, con tutto il rispetto del burundi.

Chissà cosa sta facendo la giunta comunale ora, in questo momento, mentre è pagata da tutti noi.

Di sicuro nessuno sta disegnando processi in UML.

E di sicuro nessuno sta monitorando un cruscotto di KPI.

E tantomeno nessuno sta leggendo questo thread.

E di sicuro gli amministratori non prendono 25k lordi all'anno.

Vabbè, qui ogni commento dei concittadini è occasione di "sfogo", pero' quando ci vuole ci vuole.

Dove hanno preso il campione intervistato, al leoncavallo?

Buongiorno,

vorrei sapere chi hanno intervistato per avere questi dati. Dai commenti e dagli articoli sui giornali non mi sembra che ci sia questo grande entusiasmo per le domeniche a piedi. Oltre a limitare la libertà personale, non consentono ad esempio di usufruire di tutte le zone verdi e i parchi fuori Milano che sono raggiungibile in auto. Inoltre i servizi giornalistici fanno vedere solo il centro storico, nessuno si prende la briga di vedere cosa succede nelle periferie. Oltretutto per una corsa in bici che dura due ore, impediscono a tutti quelli che non vanno in bicicletta di fare quello che desiderano. E poi in un momento di tagli al bilancio i costi di queste iniziative (100.000 euro a domenica) mi sembrano veramente eccessivi.

Segnalo l'articolo.

torno a ribadire la mia modestissima opinione: 10k biciclette in strada (calcolate come?) non significano nulla; i residenti milanesi sono circa 1,5 - 2 milioni.

Anche io ero in bicletta ieri mattina per andare all'ospedale a trovare un parente, ma solo perchè non c'erano alternative; in caso di pioggia avrei scelto tra la bicicletta + ombrello con la certezza di arrivare "lavato" oppure l'automobile con il dubbio di una multa, stop; l'lternativa "mezzi pubblici" mi è stata sconsigliata dalla stessa ATM che, come segnalavo in un precedente post, per l'itinerario da casa mia all'ospedale mi consiglia di andare a piedi per 35 minuti.

Da cittadino cerco davvero di raccogliere ogni barlume di speranza che questo messaggio possa essere raggiunto dai nostri amministratori, e chiedo, senza polemica:

Gent Chiara Bisconti, Gentile Maran, sono convinto che sia bello il coinvolgimento che create, ma davvero pensate che l'adesione sarebbe minore se solo disegnaste un itinerario meno invasivo per la mobilità urbana?

Non si possono spostare queste iniziative in un tracciato dedicato a questo, che magari attraversi i parchi di Milano e hinterland, evitando il blocco totale della città? Oppure in centro a Milano in una zona da chiudere per il tempo strettamente necessario?

In definitiva potete adoperarvi per fare in modo che queste iniziative, di per sè lodevoli, si sposino alle normali e sacrosante esigenze di mobilità dei cittadini milanesi?

Chissà mai che non riceva quantomeno una risposta, senza essere un conduttore TV.

Buongiorno a tutti

dopo avere letto che è confermato per il 9 giugno 2013 il blocco del traffico ed i dettagli delle iniziative, volevo scrivere che, come già detto nei precedenti post, tutta queste sono completamente scollegate dal blocco del traffico, alcune addirittura richiedono proprio l'auto per raggiungerle e parteciparvi!

1. Natura, arte e storia nei giardini di “Cilindro” (a palestro): e a cosa serve bloccare le auto? mica possono entrare nei Giardini! I giardini sono fatti apposta e da tanti anni proprio per avere un luogo dove passeggiare, guardacaso!

2. Festa delle Api e del MieleMilano in Cascina Caldera: per chi non lo sapesse, si trova nel parco delle cave: e come puo' arrivare un milanese al parco delle cave? col tram? ah no guarda caso serve proprio l'auto!!

3. Martesana: una passeggiata sulla martesana? ottimo. ma come per i giardini, la martesana è già chiusa al traffico... 

4. Tutti in tram: animazione sui tram: fantastico! ma in che modo le auto intorno al tram ostacolano una animazione sopra al tram? E poi: quei milanesi che useranno dei mezzi pubblici perchè costretti, non avendo altre alternative per spostarsi, troveranno davvero cosi' piacevole vedere le risorse comunali destinate ai... clown in tram?? boh..

5. Palazzo Bambino: suoni in gioco: a Palazzo Marino tutti i bimbi a giocare. ottimo, ci verrei anche se non fossi bimbo. Ma cosa c'entra il blocco del traffico? Senza blocco del traffico c'è il rischio che una marea di automobili rombi dentro a palazzo marino ostacolando l'iniziativa? boh...

6. Festa dei Biberon 2013: una festa per i bebe! questa mi riguarda da vicino in quanto ho un bimbo di 5 mesi! peccato che per arrivare debba prendere un paio di linee metropolitane. peraltro a Primaticcio c'è la 1, non ci sono ascensori, la scala mobile per il passeggino è un problema. non posso proprio prendere la mia utilitaria a gpl e usare il bellissimo ovetto omologato comprato apposta per portare il pupo a spasso la domenica? no? vabbè pazienza, chi abita nei pressi e puo' andare a piedi si diverta anche per me, io passo!

Vabbè come al solito prevedo che: se ci sarà bel tempo i Milanesi scapperanno da Milano (proprio l'effetto sperato eh?), se sarà brutto tutti in casa; per le emergenze e quindi auto necessaria, si prende l'auto e si spera di non essere multati.

Il giorno dopo cmq ci saranno almeno due o tre articoli che descrivono il successo dell'iniziativa. Posso prevedere anche i numeri: 20mila in piazza in bici, 10 mila a palazzo marino e 10mila bebe' a primaticcio. di quanto sbaglio? altri 10K e facciamo cifra tonda per un titolo altisonante: 50mila in piazza a festeggiare!. ovviamente nessun riferimento ai 1,5Milioni meno 50k di altri milanesi indifferenti o bloccati a casa.

Probabilmente uscirà anche l'esito di un secondo sondaggio commissionata da Pisapia che affermerà che il 99,99% dei milanesi adora le domeniche a piedi.

Inizio un po' a stancarmi di scrivere sempre le stesse cose. non serve a nulla. L'amministrazione comunale non ha alcuna volontà (o possibilità, forse..) di considerare le opinioni dei suoi cittadini, ormai si trincea dietro al famoso referendum del 2011 e pace.

Dopo Fazio su twitter, ci vorrebbe una bella canzone di Vasco, chissà che qualcosa non si muova :)

Amen a tutti.

Le domeniche a piedi sono di antica memoria. 
Mi ricordo negli anni 70 le domeniche senza auto per l'austerity.

Nessuno si lamentava, Schiavi dell'auto, ci si consolava dicendo che in fondo, le domeniche a piedi facevano riscoprire lo stare insieme in un altro modo.

Ora in ballo non c'è il prezzo del petrolio o la chiusura del Canale di Suez, ma solo la nostra salute. Siccome però è un concetto astratto, si ha l'impressione (fino a quando non si sta male...) di avere a che fare con aria fritta. Tutto è più pressante, importante, reale.

Del resto il Comune di Milano non sa vendersi bene. Sono sempre più convinta che ci vorrebbe un miglior marketing delle azioni svolte da Pisapia. 

Ne parlavo propro un paio di mesi fa con un'amica, la cui sorella, ingegnere ambientale, studia proprio sui risultati apportati alla nostra aria dall'area C e mi diceva che i loro genitori, anziani e  un po' brontoloni si lamentavano di non poter usare l'auto. Ora lei mi chiedeva: "se i miei, che solo dopo che mia sorella spiega loro che l'area C ha apportato un miglioramento considerevole all'ambiente, accettano il piccolo sacrificio di usare i piedi, il tram, il taxi (per chi può permetterselo), gli altri che non hanno una figlia che può illustrare loro i dati, credi che capiscano?"

NO. Non si capisce. Spiegateci anche a noi, forse c'è bisogno di illustrare a cosa il nostro piccolo sacrificio porta in termini di ambiente e salute.

Se no, l'azione di fede si sgretola e sembra un'azione di forza per far cassa.

Capisco che piacciano a qualcuno.

Anche a me piacerebbe una milano deserta per passeggiare a zig-zag al centro delle strade.

Peccato pero' che se devo andare all'ospedale oppure trasportare anziani ho bisogno di una automobile; il lusso di scendere in piazza a passeggiare normalmente lo lascio ad altri. non invidio questa fortuna pero' continuo a chiamarla Lusso. non c'è altro termine.

Ho già postato diversi suggerimenti su come coniugare capre e cavoli. E' tecnicamente possibile ma come al solito la giunta conferma la volontà di ignorare i bisogni dei più.

Da un lato amministratori comunali (Bisconti/Maran) che, opportunamente, non rispondono (vedi il thread del BOH)

Dall'altro cittadini che non hanno nemmeno l'onestà intellettuale di ammettere che con la pulizia dell'aria queste iniziative non c'entrano nulla e che le iniziative per stimolare i cittadini a "vivere Milano" possono essere svolte tranquillamente senza blocchi del traffico.

I milanesi in difficoltà si arrangino, i propri bisogni se li smazzino da soli.

Gli amministratori comunali pensano solo alla propria immagine.

Andrea,

tutta l'iniziativa di Domeniche a Piedi e Area C sono specchietti per le allodole, servono ai nostri amministratori per farsi belli davanti ai Media e potere dire "MILANO CITTA' DALLA MOBILITA' EUROPEA!" "noi amministratori abbiamo migliorato Milano con AREA C E DOMENICHE A PIEDI".

Queste sono solo iniziative "ecochic" che fanno un po' tendenza e tanto danno.

La verità è che hanno creato delle imposizioni che non servono obiettivamente a nulla (sicuramente non a ridurre l'inquinamento).

In tutte le affermazioni non si è mai sentita una sola parola in merito al disagio creato dalle domeniche a piedi.

L'unica volta che se ne è parlato è perchè Fazio ha scritto su Twitter che sono una baggianata, quindi Pisapia è stato costretto a rispondere, altrimenti non ci avrebbe mai pensato!

Se ai nostri amministratori interessasse davvero qualcosa, studierebbero soluzioni diverse! penserebbero a dei mezzi pubblici davvero efficaci PRIMA e che riducono il traffico naturalmente e senza imposizioni.

Le domeniche a piedi costano risorse (=SOLDI) che sarebbe meglio destinare in qualche corsa in + dei mezzi pubblici durante la settimana, no?

O in qualsiasi altra cosa che non danneggi!

Possibile che non sia + che chiaro? E' cosi'... evidente!!

Chi non può muoversi perché ha un handicap, possiede un pass che è giusto che possa usare sempre. Dire che i disabili sono dei privilegiati mi sembra un insulto...

I mezzi dell'ATM (potenziati durante la domenica di blocco) arrivano anche a Buccinasco (vedi sito atm-mi.it).

Probabilmente le domeniche a piedi si sono estinte, morte, defunte.

Quando giorni fà ho sentito la notizia alla radio, mi è venuto spontaneo un "NOOOOOOOOOOOOOOOOO!!", mi sono sentita proprio male.

Costano troppo, .......... ma che bisogno c'era di fare tutte 'ste iniziative a me bastava andare in giro senza sentire il rumore delle auto....

Rispetto chi diceva che era una decisione inutile, però permettetemi di esprimere la mia totale delusione e amarezza per la fine ingloriosa delle domeniche a piedi SIGH!!

E basta con sta storia delle attività commerciali.

La domenica i negozi fuori da zona 1 devono rimanere chiusi, blocco del traffico o no. E quelli nel centro, quando c'è la domenica a piedi, fanno un casino di quattrini (vedere per credere).

I centri commerciali nell'hinterland che stanno aperti la domenica sono formati solitamente da catene di negozi gestite a livello nazionale o multinazionale che manco si accorgono che a Milano c'è stata la domenica a piedi (8 giorni l'anno!).

Bloccare il traffico solo in area C mi permetterebbe di godermi il blocco del traffico solo nel piccolo centro di Milano (per esempio quando esco di casa per andare in centro devo destreggiarmi tra le auto) e poi io per esempio in questa domenica a piedi me ne vado al Parco Nord in bici godendomi una bellissima città silenziosa e tranquilla, con il blocco del traffico non potrei.

La cosa che mi piace di più della domenica a piedi è il grandissimo numero di bambini che si spostano in città usando la bicicletta per andare al parco. Sono contento che i bambini prendano confidenza fin da giovani con questo mezzo e lo associno a qualcosa di bello (una gita al parco), quando diventeranno grandi avranno sicuramente meno problemi a lasciare il motorino e usare la bicicletta. Con il blocco solo in centro i genitori non farebbero mai andare i loro bambini in bici in giro per la città.

Poi su quanto io abbia diritto di impedire la gente di usare l'auto perché mi voglio godere una città più tranquilla e che per una volta si sposta con i mezzi "giusti" è un discorso più complesso. Ma non tiriamo fuori la crisi dei negozi perché con la domenica a piedi non c'entra prorpio niente.

Non si parla solo di negozi ma di fiere specializzate, locali, mille attivita' condannate a morte per una miope ideologia che non serve a nulla se non a trovare consensi per certi politici senza idee e senza proposte serie.

Una presa in giro colossale di cui i milanesi si sono accorti, infatti da oggi verrano finalmente sospese con la scusa del costo: ma chi credono di convincere? la gente ne ha piene le tasche, punto.

Interessante analisi...

http://www.sos-traffico-milano.it/ArticoliDettagliArticolo.aspx?ID=53

L'odio per il mezzo privato a quattro ruote: i veri motivi e il ruolo dell'argomento inquinamento.

Articolo postato il: 07/06/2013
Autore: Enrico Engelmann

Quando si parla dell'automobile, esistono molte persone, interi gruppi, che per essa nutrono un vero e proprio odio. Verrebbe da chiedersi, come mai!
In fondo l'automobile è il mezzo che permette a tutti di spostarsi ovunque in (quasi) qualsiasi condizione. Alcuni meriti dovrebbe averli! Per tanti anni è stata l'emblema dell'emancipazione. Della gente meno abbiente, che finalmente poteva andare ovunque quando voleva. Per le donne, che potevano spostarsi all'interno di un mezzo che garantisce una certa protezione, in particolare contro i malintenzionati. Per i giovani, che potevano andare facilmente in vacanza in compagnia.
L'uscita dal periodo postbellico è stato caratterizzato proprio dalla possibilità di potersi permettere un mezzo a quattro ruote proprio.
Se si guarda ai paesi del terzo mondo, si vede sempre che appena possono gli abitanti dei paesi che stanno uscendo dalla povertà si comprano un'automobile. Magari piccola, usata e un po' malandata. Ma già così è motivo di orgoglio.

L'automobile dovrebbe perciò essere vista al peggio come uno strumento utile, con qualche controindicazione ed effetto collaterale. Come tutte le cose che nel corso dello sviluppo tecnologico sono state create e diffuse sul mercato: telefono, televisione, aereo, energia elettrica etc...

Se si chiedono lumi a queste persone che tanto odiano l'auto, la prima giustificazione che viene adotta è l'inquinamento. Che naturalmente viene dipinto come causa di terribili malattie e di centinaia, se non migliaia, di morti solo in Italia.
Ora, come sanno coloro che seguono questo sito, tale argomento è in realtà del tutto inconsistente. Attualmente, ma molto probabilmente anche in passato, l'inquinamento urbano dell'aria (che poi coincide in pratica con l'inquinamento da polveri sottili) non è affatto dovuto alle automobili, ma ai riscaldamenti. Si vedano ad esempio gli articoli Correlazione inversa fra PM10 e temperature e Area C e Black Carbon: un approfondimento critico.

Davanti a questi argomenti inoppugnabili le persone che odiano le auto passano all'argomento congestione e traffico. Secondo loro usare l'auto è comunque assurdo perchè tutte le strade sono intasate e si va più veloce spostandosi in altro modo (il top è naturalmente la bicicletta, che permette di spostarsi più velocemente di superman). Ma anche questo argomento non regge, dato che il numero di persone che si spostano in auto è in realtà diminuito negli anni. E anche il numero delle auto possedute è calato. Lo dice chiaramente perfino il PUMS, redatto dalla giunta: "Nonostante il trend di forte decrescita degli ultimi anni, che ha portato Milano ad essere una delle grandi città italiane con il tasso di motorizzazione meno elevato..." (Notare il "forte"!). Perciò il traffico è certamente frutto di altre cose, ovvero della scellerata chiusura di strade, dell'allargamento dei marciapiedi, della creazione di piste ciclabili ai danni della carreggiata, e così via. Se le strade fossero ancora come negli anni '80, il traffico sarebbe molto minore!

Se la conversazione non si spezza perchè l'interlocutore perde la pazienza davanti a numeri che confutano in maniera incontrovertibile le sue affermazioni, l'odiatore delle auto passerà a due argomenti di ordine diverso, e in effetti anche più sinceri, ovvero affermerà che le città così piene di automobili sono brutte e che a lui l'automobile non serve, e che anzi crea disagi e pericoli per lui che va in bicicletta (tipicamente costoro si spostano in bicicletta). In questo modo, però, la sua posizione si indebolisce fortemente, dato che non può più essere difesa sulla base di argomentazioni oggettive, ma deve ricorrere ad argomentazioni soggettive.
Argomentazioni per forza di cose poco solide e, nel caso, specifico, anzi, del tutto prive di valore.
La prima è in realtà una non argomentazione, dato che equivale ad argomentare che la pasta è più buona de risotto perché... gli piace di più! Per quelli che preferiscono il risotto, tale argomentazione è intrinsecamente irrilevante. Perciò inutile discuterne oltre.
La seconda non è migliore, dato che equivale ad ammettere che la propria posizione si basa su argomenti meramente egoistici. E' evidente che non si può difendere qualcosa presso qualcun altro affermando che fa comodo ai propri interessi! E' come dire "E' giusto, perché fa comodo a me!" Alla stessa stregua un violentatore potrebbe difendere lo stupro, dato che a lui da piacere e gli permette di soddisfare i sui impulsi!
Da notare che questo egoismo di fondo traspare molto nettamente anche in quelli che quando gli si descrivono situazioni in cui senza un auto si è in difficoltà, replicano che allora confidano in un amico che gli dia un passaggio. Già! Così l'amico deve spendere i soldi per l'acquisto dell'auto, il bollo, la manutenzione, l'assicurazione, corre il rischio di fare incidenti, mentre loro (se va bene) gli danno giusto un contributo per la benzina e poi ti rinfacciano anche che loro sono quelli che salvano la città dall'inquinamento!

Abbiamo dunque dimostrato sin qui che l'odio verso l'automobile non ha alcuna legittimazione oggettiva, ma si basa su ragioni squisitamente personali e anche, almeno in parte, puramente egoistiche.
Ma in questo articolo voglio andare oltre. Voglio cercare di capire quali sono i gruppi di persone che odiano l'auto, e quali sono i motivi non immediati, ma lontani.

Se ci si fa caso, chi odia l'auto appartiene solitamente a due gruppi principali. O è un membro della upper class cittadina con molti mezzi economici, oppure fa parte della piccola borghesia cittadina, economicamente in sofferenza specie negli ultimi tempi di crisi. In particolare fa parte della piccola borghesia intellettuale, che ha una cultura medio alta, ma mezzi economici medio bassi.

Questo fatto suggerisce una chiave di lettura ben specifica.

In effetti gli interessi e i punti di vista di tali due gruppi dovrebbero essere divergenti, ma sul tema auto e mobilità vengono ad essere non convergenti, ma comunque compatibili e complementari. Anche se i motivi per cui i due gruppi detestano il mezzo privato a quattro ruote sono, a vole ben guardare, addirittura opposti!

Il primo gruppo, quello di quelli che economicamente stanno molto bene, odiano in realtà non tutte le automobili, ma solo quelle di quelli non appartenenti alla loro classe sociale.
Odiano il fatto che chi non è del loro giro, grazie all'automobile facile, possa andare nei posti che altrimenti sarebbero solo loro. Una volta in vacanza nei posti più belli ci andavano solo i "signori", i "poveracci", che potevano spostarsi al più in treno non potevano! Con l'automobile accessibile a tutti, nessun posto è più veramente esclusivo! Allo stesso modo, per costoro il fatto che la città sia piena di auto è un gran fastidio. A loro piacere potersi muovere facilmente! Ma purtroppo, nel traffico, una grossa Mercedes non va più veloce di un'utilitaria sgangherata!
Ben vengano dunque sosta a pagamento, Area C, strade chiuse (che tanto sono quelle dove costoro abitano, per cui possono andare dagli amici benissimo a piedi o in bici), eliminazione di sempre più parcheggi. Loro nelle zone chic, che gli altri devono raggiungere da lontano, ci sono già! E comunque, il ticket di ingresso, la sosta a pagamento, una multa o il taxi ogni tanto non sono certo il problema! I soldi non gli mancano!
In sostanza, costoro l'auto vorrebbero averla solo loro! E quale miglior sistema, se non renderne possesso e uso sempre più difficile?

Le motivazioni del secondo gruppo sono per così dire inverse e speculari. In questo caso si tratta di gente che per vari motivi, specie in questo periodo di crisi, l'auto non può permettersela. E sanno che ciò non potrà cambiare in un futuro prossimo. Questo fatto è per loro motivo di frustrazione, specie se si tratta di persone che arrivano da una famiglia in cui si possedeva un'auto.
Di regola si tratta di persone che hanno studiato, e che perciò hanno un'alta opinione di sé e che per questo, nel proprio intimo, pensano di meritare ben più riconoscimenti e gratificazioni economiche di quelli (scarse) di cui godono.
Tutti questi elementi contribuiscono ad accrescere in loro la frustrazione. Frustrazione che si traduce in invidia verso chi sta meglio di loro economicamente, magari pur essendo meno colto.
Ecco allora che l'invidia verso chi può muoversi in auto, specie se è grossa (l'odio verso il SUV, emblema di riuscita ascesa sociale in seguito a successi economici), li spinge a desiderare che anche chi può non possa fare ciò che a loro gli è precluso! Ecco allora la connotazione etica e morale al loro andare in giro in bicicletta! La pretesa di contribuire alla salvezza di un mondo altrimenti soffocato dallo smog permette di dare un senso e una dignità alla rinuncia che devono sopportare, alla fatica di doversi spostare in bicicletta anche con la neve, con il vento e con la pioggia.
Ecco perché queste persone preferiscono comunque la bicicletta al mezzo pubblico: la bicicletta li fa sentire un po' eroi, mentre sui mezzi pubblici si vedrebbero abbassati alla stregua di semplici persone con troppi pochi soldi per usare la macchina.

Ecco allora che, quasi casualmente e per motivi totalmente diversi, chi sta sopra la media e chi sta sotto la media si vede alleato contro chi sta in mezzo e vorrebbe semplicemente usare l'auto quando risulta essere il mezzo più adeguato alle proprie esigenze.

E perché quelli del secondo gruppo non ce l'hanno su innanzi tutto con quelli del primo, invece che con chi si trova in mezzo e non è in effetti per nulla particolarmente ricco? Il motivo è che i loro mondi sono troppo separati e il conflitto non ha neanche occasione di crearsi. I luoghi frequentati dalla upper class sono a priori irraggiungibili dagli appartenenti al secondo gruppo. Non li vedono quasi, nella realtà. Ne', quando li vedono, riescono a mettersi mentalmente nei loro e perciò invidiarli. Chi va in giro in bici perché i soldi per mantenere un'automobile non andrà mai a Saint Moritz, in Costa Smeralda o in altri posti superesclusivi! Ne' andranno mai al Ballo degli Austriaci o alla Prima alla Scala. Chi si invidia è sempre chi sta subito sopra di se! Chi sta molto più in alto viene semmai idolatrato!

A livello globale il problema è che purtroppo che sono proprio quelli di mezzo che, storicamente, da sempre, producono la gran parte della ricchezza del paese. Se li si ostacola in tutti i modi, da sotto e da sopra, alla fine l'economia intera ne risentirà.

Il ruolo dell'inquinamento
La cosa curiosa che ho notato durante l'incontro sull'Area C organizzato da VAS (MILANO AREA C . “ C sto / non C sto “: sostenitori e detrattori a confronto.) è che molte persone sembrano VOLERE a tutti i costi, che l'inquinamento da polveri sia primariamente dovuto alle auto. Non è che ci credono e basta, per loro deve essere così! Si noti ad esempio il fatto che il rappresentante del CNR mi ha dato a me del "terrorista", perchè affermavo che i principali responsabili dell'inquinamento da pm10 sono i riscaldamenti e non le automobili! Proprio lui, che ha descritto l'inquinamento come causa di malattie e sciagure varie!

In realtà, alla luce di quanto sopra, si comprende bene quale sia il motivo di tale attitudine: l'inquinamento è la pezza d'appoggio perfetta per le loro pretese! Le ragioni estetiche e, peggio ancora, le ragioni puramente egoistiche (le vere ragioni), sono infatti di scarsa presa, se non addirittura inaccettabili moralmente.
L'inquinamento, però, se lo si riesce ad attribuire alle automobili, mette a posto tutto! Finalmente si ha un buon pretesto per creare ostacoli sempre maggiori a chi deve utilizzare l'auto e coprirlo di tasse, tributi e balzelli! Affermando che l'inquinamento causa malattie e addirittura morti si può mettere a tacere qualsiasi argomento contrario. Chi mai avrebbe il coraggio di dire che la salute non va tutelata?

L'inquinamento permette quindi di trasformare l'egoismo di costoro in filantropia, di rendere una battaglia di puro interesse personale in una battaglia per il bene pubblico. Permette di spacciarsi per salvatori del mondo, anche se in realtà si fanno solo i propri interessi.

E' quindi un punto chiave quello di fare più informazione possibile. Solo rendendo cosciente un numero sempre maggiore di cittadini del fatto che l'inquinamento non è drammatico come viene detto e, soprattutto, che le automobili ne sono solo una causa del tutto secondaria, che si può sperare di spuntare le armi di chi sta mandando a fondo la mobilità milanese (e con essa l'economia della città) per il proprio piccolo interesse personale! Solo fatto questo passo sarà possibile invertire la rotta e proporre misure pensate in funzione del benessere di tutti, e non solo di una parte minoritaria di chi vive e lavora a Milano!

Concordo, basta danneggiare i cittadini...