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Credo che il blocco del traffico sia un problema più complesso di quanto possa sembrare. Non si tratta solo di una questione di libertà, ma anche di mentalità ed educazione.
Per ridurre traffico e l'inquinamento è neccessario cambiare le nostre abitudini e ripensare alla struttura dei trasporti pubblici. Sono d'accordo, le domeniche a piedi non sono sufficienti.
Ma penso anche che queste iniziative possano portare le persone a riflettere su modo nuovo di usare la città e di godere delle sue offerte. Certo, bisogna essere intellettualmente aperti al cambiamento e disposti a qualche sacrificio, ma il ruole di queste domeniche è di far vivere la città in un altro modo. Se, con uno sforzo intellettuale, cerchiamo di pensare all'ecologia, alla qualità della vita e alla città che stiamo consegnando al futuro ci renderemmo conto che le gite fuori porta programmate proprio per quel weekend sono facilmente organizzabili in un altro momento.
In ogni caso, per non dover limitare in nessun modo la libertà di nessuno, esiste la possibilità di prendre l'auto per uscire dalla città (quindi gite fuori porta possibili, tranquilli) e, addirittura, per potersi recare in ospedale senza dover utilizzare l'ambulanza!!
Sono però d'accordo sulla necessità di dover meglio segnalare, ad esempio, i varchi cittadini per entrare ed uscire da Milano. Esprimere su una cartina, volta per volta, i Comuni che aderiscono a questi blocchi e fornire ai cittadini tutti gli elementi necessari per poter decidere liberamente di come disporre della loro auto in questi giorni di blocco.
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