Verso Comunali Milano 2016...
2016: Lupi contro Pisapia.
Chi vincerà?
Il mio caffè è qui, sapete su chi punto.
Buon Natale a tutti.
IL Comune
Pisapia e Lupi, già iniziata la corsa per il 2016
Nessuna candidatura ufficiale, ma prime mosse
Il ministro «L’intero centrodestra deve riconquistare Milano». Il sindaco: io impegnato per il centrosinistra
Il ministro Maurizio Lupi (Salmoirago)
Nessuno dei due dice apertamente che si candida. Ma la corsa per il 2016 è già cominciata. Parliamo del sindaco uscente Giuliano Pisapia e del ministro Maurizio Lupi. Le danze le attacca il primo che lunedì in mattinata, a Palazzo Marino, ha presentato il gruppo consiliare del Nuovo centrodestra e ha lanciato la sfida delle primarie di coalizione: «Bisogna che siano i cittadini a scegliere chi dovrà sfidare Giuliano Pisapia». Primarie a cui lui stesso potrebbe partecipare? Lupi frena: «Uno deve fare al meglio il suo mestiere. Io sto facendo il ministro delle Infrastrutture e politica è assumersi le proprie responsabilità». Pausa e poi: «Certo, fra due anni vedremo cosa succederà. Di certo, io voglio aiutare la mia città come ho cercato di fare in passato».
Il sindaco Giuliano Pisapia (Fotogramma)
IL SINDACO - Pisapia segue a ruota e l’occasione è il brindisi natalizio con la stampa. Si parla di 2016, dunque: «Prima bisogna vedere chi sarà il mio sfidante. Se ci saranno le primarie del centrodestra sarà interessante vedere se vincerà Salvini, Lupi o uno dei consiglieri giovani che si stanno preparando anche loro». Se parla di sfidante, si deduce che Pisapia abbia sciolto il dubbio sul suo eventuale secondo mandato. Ma poi frena: «Che lo sfidante sia io o un altro, io sarò impegnato in ogni caso nella competizione per un governo che possa dare le risposte alle necessità di Milano e dei milanesi».
IL CENTRODESTRA - Un passo indietro. Lupi, che era entrato la prima volta a Palazzo Marino nel ‘93 (la conferenza stampa si svolge nella sala dedicata allo storico custode Franco Brigida, «un amico che aveva accompagnato me come tutti i nuovi arrivati nei primi passi in Comune») fa notare che il centrodestra nel 2006 aveva avuto 245 mila voti e che nel 2013 si è fermato a 146 mila. «Il nostro obiettivo - riassume - è riaffezionare le 100 mila persone che non ci hanno votato più e le molte che hanno scelto l’astensione». Il ministro fa autocritica: «Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa, ma adesso tutto il centrodestra deve avere come obiettivo condiviso: quello di riconquistare Milano». È un appello alla coalizione: «Dobbiamo coinvolgere la città con un progetto in grado di affascinare. Noi del Nuovo centrodestra stiamo lavorando per questo e vogliamo ripartire da Milano che è sempre stata laboratorio delle buone pratiche della politica». Al fianco di Lupi ci sono il capogruppo in consiglio comunale Marco Valerio Bove, i consiglieri Matteo Forte e Carmine Abbagnale, il consigliere provinciale Nicola Mardegan. Ma in sala sono molti i presenti che hanno lasciato Forza Italia, a partire dal coordinatore regionale Alessandro Colucci. I numeri? «Su 66 consiglieri di zona del vecchio Pdl, 26 hanno traslocato nel Ncd e un’altra decina ci sta pensando. Questi si sommano a 9 consiglieri regionali, 6 provinciali (tra i quali il presidente Guido Podestà), 3 comunali». E a Lupi, che garantisce «ogni collaborazione possibile con Forza Italia», rispondono il coordinatore cittadino di Fi, Giulio Gallera: «Sì alle primarie del centrodestra, sì alla sfida nei quartieri, quelli sedotti e abbandonati da Pisapia, che sono stati traditi dalla sua disattenzione e che noi continuiamo a seguire». D’accordo anche Fabrizio De Pasquale (Fi), che aggiunge: «Maurizio Lupi sarebbe il sindaco operativo che ci vuole dopo Pisapia. Bene le primarie, purché si ragioni in termini di coalizione e non ci si faccia dispetti».
IL CENTROSINISTRA - Torniamo a Pisapia: «Mi fa piacere che Lupi abbia lanciato le primarie del centrodestra. Significa creare una partecipazione necessaria». E poi: «Sono un momento in cui la città si risveglia e progetta, poi sarà compito di chi governa fare sì che i progetti diventino realtà». Quanto all’eventualità di una candidatura di Maurizio Lupi, «è comprensibile, visto che ha avuto un ruolo importante a Milano e come ministro». E Lupi, cosa pensa dell’eventuale bis di Pisapia? «Beh, credo che non ci sia nulla di più bello che guidare una città per cinque anni e poi farsi giudicare dagli stessi cittadini che ti avevano eletto o no la prima volta».