Vicino agli inceneritori aumenta la mortalità per tumore

Egregio Consigliere Filini,

il sistema di trattamento dei fumi installato nell'impianto "Silla2" permette di rispettare le più restrittive normative nazionali ed europee, garantendo ottimali livelli di abbattimento delle sostanze inquinanti, così come verificato in continuo dal sistema di monitoraggio.

Periodicamente, inoltre, vengono effettuate analisi da parte di laboratori terzi accreditati nonché direttamente dall’ARPA. Tutti i risultati delle indagini vengono comunicati agli Enti preposti al controllo ed inoltre i dati misurati in continuo vengono pubblicati settimanalmente sul sito web di Amsa e di A2A.

Le campagne di misura sulla qualità dell’aria effettuate dal Politecnico di Milano e ARPA, nei comuni adiacenti l'impianto (Cornaredo, Pero, Rho, Settimo Milanese e naturalmente Milano), evidenziano una situazione della qualità dell’aria del tutto in linea con le caratteristiche dell'area, che non ospita solo il nostro impianto ma è interessata anche da insediamenti residenziali ed industriali diffusi e soprattutto da una fitta rete stradale comprendente tratti e svincoli di grande comunicazione molto frequentati anche da traffico pesante.

Nel caso il Consiglio di Zona 7 desiderasse di organizzare una visita guidata all'impianto per un gruppo di residenti della zona siamo disponibili a riceverli presso il "Silla 2", in modo che possano constatare di persona le modalità di gestione dell'impianto assolutamente rispettose della salubrità dell'ambiente interno ed esterno.

Cordiali saluti

Sonia Cantoni
Presidente Amsa

Premetto che il mio intervento non vuol essere pro o contro gli inceneritori: la loro presenza comporta vantaggi e svantaggi, la loro mancanza egualmente crea problemi e si tratta di un equilibrio complesso che non può essere analizzato qui.

Quello che voglio sottolineare sono un paio di odiose abitudini, prettamente italiane.

La prima è l'uso ormai di routine di trucchi da prestigiatore da parte delle persone (presunte) responsabili che rispondono su questioni di loro competenza.

Come fa il prestigiatore a farci credere ciò che vuole?

Semplice: distrae la nostra attenzione, ci mostra particolari evidenti in modo da poter eseguire il trucco con l'altra mano.

Tirare in ballo che l'area è già inquinata da altro, fare un elenco improvvisato delle cause di cancro, col solo proposito di affermare "il problema non siamo noi" è pratica odiosa.

Odiosa perché è molto simile a un comportamento virtuoso, ma la finalità è opposta.

Usare una verità per giustificare un male minore equivale a mentire.

E' vero che l'area è inquinata (e questo dovrebbe essere ancor più un motivo per ridurre le emissioni nocive) e quindi il problema va affrontato seriamente.

Fare uno studio di tutte le componenti inquinanti, un elenco non improvvisato ma completo di dati e riferimenti, sviluppare una serie di soluzioni sapendo:

• il diverso peso delle fonti inquinanti;
• la riduzione possibile di questi inquinanti attraverso interventi mirati;
• una valutazione che metta in rapporto costi e benefici.

Poi con tutti questi bei dati si stila una lista di priorità in cui l'inceneritore può non essere in cima, oppure chissà si scopre che è proprio lui a poter migliorare di più investendo meno e meglio...

Comunque, ci si concentra sul primo problema della lista e lo si risolve.

Qui veniamo al secondo vizio tipicamente italiano: un giorno è l'inceneritore a inquietare l'opinione pubblica, il giorno dopo è l'amianto, quello dopo ancora è un altro problema ancora.

Si tratta di un altro gioco di prestigio, fatto a livelli più alti, in cui si passano in rassegna una serie di problemi (spesso lontanissimi e di nessun reale interesse per chi li ascolta); un carosello di problemi che si affrontano seriamente per un paio di giorni con proclami, progetti, stanziamenti, poi però si cambia con una nuova priorità, nuovi proclami, nuovi progetti, gli stanziamenti sono invece sempre gli stessi che vengono dirottati.

Il risultato è che periodicamente ci ritroviamo di fronte gli stessi problemi, un po' migliorati o peggiorati, e di volta in volta c'è chi prende i meriti o scarica le colpe.

Buongiorno,

la questione del Termovalorizzatore di Figino è sempre stata importante nei dibattiti della nostra zona.

Vi sono molti comitati a Figino, Pero, Rho che seguono da anni la questione, ovviamente un tv che brucia 1400 ton di materiale ogni giorno ci mette di fronte ad alcune problematiche, vero è che questi impianti diffusi in tutta europa e nel mondo (alcuni anche più in centro città rispetto al nostro) permettono oggi di dare risposta ad una produzione di rifiuti che altre città, dove questi tv non esistono, troviamo problematiche peggiori.

Penso che importante sia in questo senso il lavoro dell'amministrazione, dei comitati e dei cittadini, i quali da un lato debbono operare per far sì, con il recupero e il riciclo, che sia sempre meno la quantità di materiale inviato al tv; dall'altro debbono pretendere controlli continui e stringenti sulle emissioni, in più dobbiamo richiedere che questi tv siano sempre aggiornati all'ultimo step tecnologico conosciuto. La tecnologia in questo campo migliora sempre e dobbiamo applicarne le novità nell'interesse di tutti.

Per questo tempo fa avevo chiesto che nel comitato tecnico-scientifico che cura questi aspetti entrasse a farne parte anche un rappresentante di questi comitati.

Penso che poi una visita al tv si possa sempre organizzare (personalmente ho già fatto 2 tour), è un'esperienza interessante (tenendo presente che in quell'occasione è un po' come chiedere al salumiere se sia buono il prosciutto che vende).

In breve non demonizzerei il tv, dobbiamo però vigilare e controllare affinchè lo stesso sia sempre aggiornato agli ultimi standard tecnici e ci garantisca una certa sicurezza dal punti di vista ambientale.

Saluti

Ivano Grioni

Pres. Comm. Mobilità Ambiente Zona 7