Biblioteche rionali utilizzate per altri fini
Per motivi di studio sono un regolare frequentante delle biblioteche rionali milanesi. Lontano dall'essere eccellente, sia per gli orari limitati che per i pochi spazi disponibili, il servizio è comunque accettabile e funzionale. Ultimamente però ho notato un tendenza all'uso di queste biblioteche per iniziative di tutti i tipi: convegni, conferenze, concerti in orario di apertura che ne limitano l'usabilità e sono un grosso disagio per noi studenti. Gli ultimi episodi che ritengo vergognosi sono stati i seguenti:
Biblioteca Affori, 27 gennaio. Salone d'onore riservato ad un evento. Studenti stipati nelle altre stanze. A un certo punto inizia un concerto di violino, musica che, per quanto melodiosa, si diffondeva in tutta la biblioteca e rendeva impossibile la concentrazione.
Biblioteca Accursio, giovedì scorso. L'aula studio, di solito aperta fino alle 22, chiudeva alle 20:30 perché utilizzata per altri scopi. Alle 19:30 i bibliotecari si presentano per far sloggiare tutti, dicendo che c'era stato un errore di orario e l'evento sarebbe iniziato un'ora prima.
Biblioteca Dergano, sabato. La zona studio chiudeva alle 18 invece che alle 19 per non so quale incontro. Alle 17:20 si presentano dei signori che iniziano a parlottare e disporre tutto per l'evento. Un ragazzo si è lamentato rivendicando il diritto a studiare in tranquillità. Non è stato ascoltato e, impossibilitati a continuare abbiamo tutti abbandonato la sala.
Ho letto con terrore che l'assessore Boeri vuole fare delle biblioteche rionali "Epicentri di cultura e socialita'". Perché non farne l'uso per cui sono state create? E cioè luoghi dove poter prendere in prestito un libro e leggerlo in comodità e tranquillità? Possibile che non ci siano altri luoghi adatti allo scopo che cerca Boeri? O perché non organizzare questo tipo d'incontri in altri orari rispetto a quelli che dovrebbero essere garantiti al normale funzionamento delle biblioteche?