Nuovi alberelli al parco Forlanini

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Informativo

Bruno Alessandro Bertini

Parco Forlanini, 20134 Milano MI, Italia

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Oggi sono come ogni domenica andato al parco Forlanini e ho visto coricati a terra nuovi alberelli da piantare negli spazi verdi.

Gli alberi sono importanti, specialmente in città, ma ormai è chiaro che il comune ha individuato alcuni parchi in cui scaricare e piantare migliaia di alberi non tanto per utilità ma perché ha promesso di farlo in sostituzione di quelli abbattuti all'interno del centro abitato.

Questi alberi sono spesso piantati vicinissimi e solo un 50% sopravvive.

Ma questo al comune probabilmente importa poco, anzi, ogni albero morto fa spazio a una nuova piantumazione e i numeri crescono.

Peccato che i lavori fatti male non portano mai nulla di buono.

Allego alcune foto in cui si vede come nuovi alberi saranno piantati lì dove già sono morti alberi di un paio d'anni fa.

Da vedere poi se sono davvero morti visto che il giorno prima ci sono e il giorno dopo sono tagliati al piede.

In particolare gli alberi di questa foto si trovano appena a nord di alberature ben più alte che ovviamente lasciano in ombra i nuovi alberelli creandogli difficoltà nella crescita (e difatti alcuni sono morti).

Avrebbe più senso piantarli a sud, vicino alla strada da cui potrebbero sottrarre CO2 in modo più immediato.

Ma andiamo avanti così, piantiamo 10 alberi dove ce ne stanno 3 e vantiamocene.

Commenti (1)

Andrea Giorcelli

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Che la distanza d’impianto sia sovente inadeguate è vero, però il resto delle affermazioni non stanno in piedi e provocano confusione, sembra che si scriva senza conoscere come stanno le cose.

Se i nuovi alberi vengono messi a nord di alberi piú grandi avranno piú ombra e quindi maggiore possibilità di non seccare, piantarli a sud invece significherebbe esporli a una maggiore insolazione che comporta che l’acqua di irrigazione evapori piú velocemente, sia dal terreno, sia dalle foglie, quindi ne sarà necessaria in misura maggiore, quando sappiamo che il problema è proprio che non vengono bagnati abbastanza e abbastanza di frequente.

Semmai potrebbero trovare difficoltà nella crescita futura, tra qualche anno, se anche qui le distanze dagli alberi piú sviluppati non sono adeguate, ma se muoiono nei primi anni è per la mancanza d’acqua, non certo di spazio, visto che non possono nemmeno avere avuto il tempo di iniziare a svilupparsi.

I numeri delle nuove piante totali ovviamente non dovrebbero comprendere anche quelle di sostituzione che si piantano anno per anno, messe anche nelle aree centrali, nei punti dove vengono a mancare. Poi non verranno mai tagliati alberi ancora vivi proprio perché le imprese devono ripiantarli a loro spese.

Il discorso di sottrarre anidride carbonica (che non è un inquinante, almeno alle concentrazioni seppur piú elevate a causa delle attività umane) ha senso a livello globale, e comunque per numeri molto molto alti, poi non conta la posizione rispetto alla fonte, non sono polveri o altri gas tossici, che non devono arrivare ai polmoni, l’effetto-serra è un processo piú lento, non è che se intercetti la CO₂ cinque minuti prima cambi qualcosa!

Andrea Giorcelli

www.andreagiorcelli.it