Egregio Sacerdoti,

sono d’accordo con Lei riguardo all’argomento " consumo suolo " e " verde " che trovo davvero importante, anzi necessario a limitare l’inquinamento in città al di là dei teoremi ed elucubrazioni dettate probabilmente da una regia politica. Il verde va preteso e su questo vale la pena combattere in ogni dove per ottenerlo, soprattutto a valle di questo PGT che ha addirittura ridotto i coefficienti su mq costruito. Milano deve avere più verde e vanno difesi i terreni agricoli oltre che i Parchi e soprattutto il Parco Sud minacciato da una strisciante autorizzazione a riqualificare le cascine. 

Le chiederei un intervento sull’intera area " Cascina Merlata " viste le previsioni preoccupanti a riguardo dello sviluppo urbanistico, come Lei sa, è prevista un'enorme quantità di cemento armato tra centri commerciali dalle cubature record e un'aggressiva cementificazione a uso abitativo, finanziario e imprenditoriale. Non che questo mi trovi in disaccordo, l'area è fortemente degradata e ben venga la riqualificazione,  ma questo non autorizza ne' i players ne' il Comune all’abuso della sperequazione senza limiti oltre che delle deroghe. Si deve attivare una grande attenzione a tutti i livelli in questo luogo destinato a una grande riqualificazione urbana.

Sono invece in disaccordo rispetto all’argomento " spostamento Università Statale ", perché penso che il futuro e lo sviluppo dell’Ateneo non sia da prevedere in centro città anche per le esperienze positive di altri Istituti Universitari internazionali e su tutti proprio il Politecnico che ha la sua sede storica in città ma che ha trasferito tutta la parte operativa e didattica altrove, in previsione di una sua evoluzione tecnologica e di offerta specialistica in copetizione con gli atenei europei. La decentrazione a partire dall'Istruzione d'eccellenza, porta in se anche la gentrificazione delle periferie o vogliamo ancora parlare di urbanismo vs urbanesimo. Capisco la penalizzazione immediata vista la carenza di mezzi pubblici veloci che arrivino fin dentro l’area MIND, ma l’enorme beneficio che ne deriva è ampliamente superiore rispetto ai disagi soprattutto, io penso del corpo docente che in Statale oggi ci va in bicicletta (i ragazzi sanno adattarsi benissimo ai cambiamenti). Si tende all'inerzia e questo è umanamente comprensibile ma su questo mi aspetto un passo coraggioso favorevole ai giovani studenti di domani e al futuro di Milano.

Gianluca Gennai

Cortese Sacerdoti,

leggo sempre con grande interesse i suoi interventi che tuttavia non condivido a pieno.

Nulla da dire sui dettagli riguardanti sedi universitarie in parte centrali a sostegno della sua posizione, ma nella risposta c’è un fondamento della scelta attuata dalla Statale, cioè la frammentazione delle sedi, uno degli aspetti che hanno portato il consiglio dell’Ateneo alla scelta del trasferimento in MIND (vedi allegato).

La tesi della maggiore vivibilità per gli studenti fuori dalle aule di studio, con grade rispetto, non mi pare un argomento che possa sostenere una scelta che mira a proporre un modello d’eccellenza proprio per chi sceglie Milano come sede universitaria, oggi supportata da un avvicinamento delle diverse aree disciplinari come Human Tecnopole, dando forza al possibile processo di osmotizzazione tra i vari saperi.

Un aspetto ma non il solo se si pensa a cosa voglia dire ammodernare una struttura come la Statale sotto protezione della Sovrintendenza, per esempio rispetto all’efficientamento energetico e allo sviluppo di tecnologie interattive che necessitato di flusso dati enorme, questo vuol dire portare fibre ottiche aggiuntive, aumentare la potenza elettrica per coprire nuovi fabbisogni soprattutto di sistemi di elaborazione, quindi CED che necessitato di adeguati spazi, punti di confronto paralleli, aree di scambio supportate da schermi e proiettori, tutti ambienti dotati di confort climatico intelligente e quindi tecnologie che richiedono spazi e isolamenti termici adeguati. Un nuovo polo dai costi realizzativi proibitivi.

Raggruppare le varie sedi vorrebbe dire risparmiare una somma enorme che come ben sa oggi si aggira sui 18 ML di euro di costi vivi di manutenzione e credo che non bastino, con prospettive non molto rosee di dover ristrutturare ancora tra non molto. Sa quanto è costata la riqualificazione dell’Aula Magna? 2ML di Euro ufficiali. Questo perché si sono dovuti fare degli interventi senza toccare la struttura, creando un vero e proprio compound energetico dentro le mura. Se poi dovessimo parlare di vivibilità extra docet, non le sembra si debba puntare sui trasporti pubblici rapidi? Sa quanto tempo serve da Stazione Certosa a Garibaldi? Solo 10 minuti e parlo del passante oggi bistrattato dai milanesi. Sa che c’è già pronto un progetto totalmente abbandonato che prevede Roserio come Hub del trasporto pubblico su quell’area? Non è forse corretto pensare che EXPO 2015 su questo è mancata? Si è preferito dirottare i finanziamenti sulla M4 e altro. A breve si tratterebbe di creare un raccordo rapido con CERTOSA, e con RHO FIERA, senza contare il tram che arriva già a Roserio e che potrebbe effettuare una mini circle line con Certosa.

Preme costatare che questi aspetti non sembrano interessarla anche rispetto alle tematiche ambientali (maggiore efficienza, minori rilasci di sostanze inquinanti ecc.). La radicalizzazione che caratterizza i contrari allo spostamento di Città Studi, pare sia più una nostalgica visione che una razionale valutazione d’insieme. Aggiungerei la posizione " di parte "  delle lobby dei commercianti e altre figure come il comitato di quartiere che si sente minacciato da un processo di desertificazione sociale del tutto irrazionale.

Su Cascina Merlata invece non sembra ancora sia un argomento d’interesse generale. Aggiorno sullo stato di fatto, gli arabi hanno ceduto gli asset al gruppo CEETRUS, braccio immobiliare del gigante francese Auchan, pertanto non mi aspetto grandi trattative con i cugini transalpini e da quanto ne so, per il MALL i volumi sono enormi e il gruppo francese prevede una sorta di utopica e direi claustrofobica vivibilità alternativa. Su questo aprirei una finestra sui coefficienti di edificabilità che oggi sono 0,35mq/mq grazie al PGT appena sfornato dalla Giunta. Sono questi i temi per il verde che vanno affrontati, non certo l’area della Statale, minima parte di un problema di consumo del suolo e aree a verde impressionante se si guarda all’intera area Merlata e Stephenson.

Cascina Merlata rispetta i coefficienti di edificabilità del periodo EXPO o si aggiorna al PGT siccome siamo " in divenire "? Questo tema si riaggancia alla visione di sviluppo generale di Milano Nord anche rispetto a centri commerciali ecc. e all’uso del terreno e aree verdi da verificare su tutto il comprensorio EXPO 2015 fino a San Siro passando dalla zona Bonola. Ribadisco l’aspetto della visione d’insieme che non può mancare in una città come la nostra, continuamente in costruzione.

Gianluca Gennai