8 anni fa
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Apprendo dal TG regionale che esiste questa iniziativa: Milano abitare.

In pratica esiste una fondazione, Fondazione Wellfare Milano (legata in qualche modo alla camera di commercio attraverso il sito infocamere) che attraverso una collaborazione col comune di Milano (e in particolare sfruttando il bando per evitare gli sfratti dei morosi incolpevoli) ha realizzato un'Agenzia sociale per la locazione.

Di agenzie locali per la locazione ce ne sono diverse in Italia ed è su queste che mi voglio soffermare.

Questi enti sono poco definiti: svolgono un'attività, quindi avranno sedi, personale, una struttura organizzativa con responsabili, costi e stipendi... ma non è chiaro sapere chi, dove, come e quando.

Cosa fa questa agenzia?

Di base valuta a chi accordare la possibilità di accedere alla locazione agevolata.

Alcune ombre:

La prima è che tra i requisiti c'è un limite isee di 40.000 euro anno (x famiglie di 2 persone).

Ok, per i poveracci ci sono le case popolari, ammettiamo quindi che vi sia una fascia di famiglie che hanno difficoltà a pagare l'affitto a prezzi di mercato ma non sono poveri in canna.

L'affitto per un normale appartamento, un trilocale, quanto può costare sul mercato?

Io non sono molto informato ma voglio sperare che non si vada oltre al 1300 / 1500 euro al mese.

Ebbene tolto questo costo ci metterei altri 1000 euro per vivere decentemente e si arriva a 2500€ al mese.

2500 x 12 mesi arriviamo a 30.000€.

A mio avviso 40.000€ sono troppi, anche pensando ai tantissimi che devono sopravvivere con 1200€ al mese e pagarsi un regolare affitto.

Faccio poi notare che dall'ISEE si scala circa 5.000€ per chi vive in affitto quindi i 40.000€ diventa 45.000€.

Questi fortunati prescelti si beccano un canone agevolato e alcune garanzie nel caso di difficoltà a pagare le rate, sottraendo soprattutto dei clienti al mercato libero.

Un trattamento di disparità che a me non piace.

Un'altra ombra è che i beneficiari di questo sconto devono essere residenti a Milano da almeno un anno.

Quindi se già stanno a Milano da un anno, con un lavoro stabile e reddito oltre i 30.000€.

Difficilmente queste famiglie incapperanno in problemi di morosità (che sono quelli che l'agenzia si impegna a coprire almeno parzialmente).

In pratica la collaborazione tra comune di Milano e Fondazione si riassume nei seguenti impegni:

Comune di Milano (pagano tutti i milanesi):

- Riduzione IMU e TASI nella misura indicata nei provvedimenti comunali vigenti (0,55 al posto di 1,04).

Ne beneficiano i proprietari selezionati dall'agenzia che affittano a canone agevolato.

- Assistenza in caso di morosità incolpevole con l'accesso "privilegiato" al fondo salvasfratti (circa 8 mensilità).

Ne beneficiano gli inquilini in difficoltà selezionati dall'agenzia.

Agenzia sociale per la locazione (paga la fondazione?):

- Contributo di 250€ per ogni anno di affitto dell'appartamento.

Ne beneficia il proprietario selezionato che affitta.

- Fondo di garanzia (18 mesi) in caso di mancati pagamenti (Ma sarà ben difficile come abbiamo visto).

- Microcredito all'inquilino in difficoltà.

Si rivolgono a inquilini e locatari, ma con quel reddito, un lavoro e la garanzia di poter scegliere gli inquilini difficilmente si avranno situazioni di tale difficoltà a mio parere.

Ulteriore sgravi fiscali (pagano tutti gli italiani):

- Tassazione cedolare secca (dal 21 al 10)

 

Seguendo il loro stesso esempio chi affitta ricava 2200€ in meno dall'inquilino ma tra uno sgravio e l'altro risparmia 2199 (di cui 240 messi dall'agenzia).

In pratica va a pareggio e ha solo qualche garanzia in più su ottimi inquilini.

L'inquilino risparmia 2.200€ sul canone annuo du 10.000€ (ma se guadagna già più di 30.000€ l'anno sono ben spesi visto che ce li mettiamo noi?).

 

La mia personale conclusione è negativa: cosa serve avere un'agenzia comandata da una fondazione che fa quel che il comune potrebbe (e dovrebbe) fare in modo autonomo?

Il fondo salvasfratti ce l'ha già... bastava dare quei famosi 2.000€ di aiuto  a fondo perso a chi ne ha davvero bisogno, fissando un tetto ISEE decisamente più basso e scegliendo famiglie non tanto disastrate da rendere quasi automatico l'intervento del fondo antisfratto.

Il problema secondo me sta proprio lì: il comune avrebbe dovuto garantire un servizio d'aiuto accessibile a tutti i cittadini milanesi nelle stesse condizioni di disagio... l'agenzia può invece scegliere meglio a chi indirizzare questi aiuti... tanto chi è il responsabile?

avatar Silvia Boga 6 anni fa
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A proposito di quanto viene scritto precedentemente vorrei raccontare la mia storia. Siamo una famiglia di 3 persone con reddito ISE di 26000€, quindi ben al di sotto dei 40000€ richiesti. Unico neo possediamo...