La triste storia dell'omino col piccone
Quasi 2 anni fa, portando nottetempo il cane nell'area di piazza Libia, vedo passare un omino dal tratto gentile con un piccone in spalla. Data l'ora tarda penso subito ad un malintenzionato e lo seguo con lo sguardo per rendermi conto se è il caso di far intervenire le forze dell'ordine. L'omino si ferna nel giardinetto sotto al grande palo della luce all'inizio di vila Lazio e comincia a picconare il terreno. Non mi sembra pericoloso e decido di non chiamare nessuno. Dopo una decina di minuti, così com'era venuto, l'omino se ne va sempre con il suo piccone in spalla. Curioso metto il giunzaglio al cane, esco dall'area cani e vado a vedere. L'omino è andato semplicemente ad arieggiare il terreno sotto 4 piccoli alberelli che evidentemnte aveva piantato (lui ochissà chi) in precedenza. Mi è sembrata una bella cosa, un cittadino si da fare per aumentare la quota del verde in città. Purtroppo il Comune non la pensa come me (e come tutti quelli che incontro al parchetto dei cani): a settembre 2013 ho notato un foglietto su quelle piante, diceva che sono state piantate abusivamente e che andavano rimosse. Mi son chiesto perchè, le piante non erano state messe a caso, ma rispettavano una loro simmetria, non intralciavano niente e nessuno, erano anche belle da vedere, sane (non come quelle schifezze mezze morte che son state messe all'interno dell'area cani). Insomma facevo fatica a credere che volessero davvero levarle (senza considerare che intimare di levarle a chi le aveva messe mi è sembrato un bel nonsenso, anche perchè nel frattempo le piante erano cresciute). Questa mattina l'epilogo: guardo in direzione dell'aiola del palo della luce e le 4 piante non ci sono più. Lascio il cane a giocare dentro l'area cani e vado a vedere. Segate all'altezza del terreno, avete capito bene, piante sane rigogliose non tolte con le loro radici e magari ripiantate altrove, no segate brutalmente. Che dire.... mi pare comunque una storia triste.