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Da milano.corriere.it:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_gennaio_9/antimafia-episodi-illegalita-dalla-chiesa-1902797834843.shtml
Serie di intimidazioni
«Troppi attentati , clima da illegalità diffusa»
Il comitato antimafia incontra le zone 8 e 9
Il presidente Nando Dalla Chiesa: «Certe cose non accadono se non c'è un contesto compatibile»
MILANO - I ripetuti attacchi contro il centro sportivo di via Iseo, il principio di incendio dei campi della società Afforese, gli attentati alle tre sedi del Pd (vedi: in Zona 8, in Zona 3 e in Zona 6). Nell’ultimo mese due zone di Milano sono prese di mira da una serie di intimidazioni. Da un lato di stampo mafioso, dall’altro ad opera di ignoti. Lo ha denunciato il Comitato antimafia, in occasione dell’incontro con i presidenti dei consigli delle due zone interessate, la 8 e la 9. Il presidente del comitato, Nando Dalla Chiesa, ha affermato che gli attentati dell’ultimo mese in città sono troppi. Anche se con i necessari distinguo.
TANTI EPISODI - Secondo Dalla Chiesa anche gli attacchi alle sedi del Pd, seppur «potrebbero essere non mafiosi» sono comunque «atti che possono nascere soltanto in contesti degradati», dove regna «illegalità diffusa». Dalla Chiesa ha poi commentato come un «semplice dovere di ospitalità» le parole del ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri - che a dicembre aveva escluso l’esistenza di una cultura omertosa a Milano, ricordando che il ministro, in quell'occasione, confermò la presenza della mafia a Milano. «Bisogna capire - ha aggiunto - che non accadono certe cose se non c’e’ un contesto compatibile». Il presidente del comitato ha messo in evidenza però anche la reazione positiva del quartiere di Affori, riferendosi alle numerose manifestazioni in favore della legalità che si sono tenute nel quartiere. La presidente del consiglio di zona 9, Beatrice Uguccioni, al termine dell’incontro con il comitato si è detta soddisfatta: «Anche per le istituzioni è fondamentale sentirsi supportati nella lotta contro l’illegalità, sia per quanto riguarda gli attentati ai centri sportivi sia per la situazione di alcuni caseggiati popolari di Niguarda e Rozzano. Riconoscere i problemi e non negarli è già una vittoria».
9 gennaio 2012 | 21:13
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