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Inviato da avatar Irene Pizzocchero il 18-11-2021 alle 17:30

Ieri - mercoledì 17 novembre 2021 poco dopo le 20 - sono intervenuta telefonicamente alla trasmissione calcistica QSVS di Telelombardia a difesa dello stadio Meazza e contro lo sviluppo immobiliare della zona.

Con la costruzione di un nuovo stadio privato più piccolo (“ditelo ai tifosi che pagheranno di più il biglietto” ho così concluso rivolgendomi agli opinionisti presenti) sui più di 5 ettari del parco dei Capitani, a parte tutto il resto, si continuerebbe nella scellerata operazione di consumare il poco suolo permeabile rimasto in una Milano che ne ha già consumato il 58%.

Discorso oggettivamente difficile, per il contesto.

L’obiezione che invece ho colto tra i commentatori è stata: le squadre sono in perdita per centinaia di milioni, è ovvio che vogliano guadagnarci.

 Vorrei quindi chiedere a chi è promotore dell’operazione:

  • Perché devono essere i milanesi tutti a farsi carico di ripianare le perdite delle squadre con i propri beni e il proprio suolo?
  • Con quali soldi delle squadre finanziariamente in profonda perdita costruirebbero un nuovo stadio?

Solo un sindaco compiacente regalerebbe loro il terreno pubblico e permetterebbe di abbattere lo stadio pubblico considerato la “Scala del calcio” facendo finta di credere che le squadre se ne andrebbero da San Siro a costruirsi uno stadio a vattelappesca.

P.s. Io poi sarei stata pure contenta se si fosse presa in considerazione l’area ex Expo invece di trasferirvi l’Università Statale, ma questa è un’altra storia.

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