Parco dei Fontanili
Passati un po’ di anni dalla realizzazione possiamo discutere e valutare anche il nuovo parco dei Fontanili, che è un progetto fatto di scelte affrettate e troppo economiche:
- percorsi non previsti dove erano facilmente prevedibili, e infatti in alcuni casi si sono formati dei sentieri sterrati rettilinei come alla fine di via Mengoni (fotografie n.° 1 e 2) e in corrispondenza degli accessi dalle strade a fondo cieco della zona industriale di Corsico (fotografia n.° 3);
- piante e materiali e larghezza dei percorsi che, invece di riprendere e continuare o almeno raccordare quelli esistenti nei lotti del parco realizzati precedentemente, sono completamente diversi (fotografie n.° 4, 5, 6, e 7);
- ben cinque fontanelle tutte vicine sullo stesso viale vicino alle abitazioni (forse per sfruttare le condutture dell’acqua potabile senza doverle portare in altri punti) e vicino alla fontanella preesistente, mentre nel resto del parco non sono state distribuite (fotografia n.° 8);
- mancata riattivazione dei fontanili (fotografie n.° 9 e 10) — quelli che danno proprio il nome al parco, un tempo numerosi nell’area — invece è stato lasciato solo l’alveo del Boniforti ma inutilmente coperto da brutte e inutili grate nel corridoio pedonale (fotografia n.° 11) e stralcio del previsto laghetto;
- alberi che invece di infittirsi per nascondere la bruttura dei retri della zona industriale di Corsico rimangono troppo diradati e con spazi vuoti (fotografia n.° 12) e invece troppi alberi in filari, che sono sempre di difficile mantenimento;
- una finta “piazza” (giusto per poter dire di averla fatta) isolata, sempre con alberelli stecchiti (fotografie n.° 13, 14 e 15);
- arrivando in bicicletta da via dei Calchi Taeggi si trova solo l’accesso al parcheggio A.T.M. di Bisceglie che sbarra la strada rendendola a senso vietato ed è impossibile proseguire verso il parco dei Fontanili (fotografia n.° 16) eppure sarebbe stato semplice...;
... è inutile infierire oltre.
Questo è il risultato di chi ha avuto non l’interesse di fornire un contesto di qualità, gradevole e vivibile per gli abitanti, ma quello di avere meno costi e pensieri possibile dovendo fare velocemente delle opere pubbliche cui era obbligato, il tutto aggravato dalla spocchia di progettisti che non ascoltano anche chi conosce il territorio e rappresenta i cittadini in genere che poi utilizzeranno tali spazi.
Andrea Giorcelli
Consigliere del Municipio 7 (capogruppo Europa Verde - Verdi)
www.facebook.com/AndreaGiorcellix