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2 anni fa
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Ho letto su Facebook i due appelli che riporto e ho pensato che partecipaMi avrebbe potuto fare la sua parte per salvare gli alberi di Milano da questo parassita...


Fabrizio Delfini

Buongiorno a tutti.
Se vedete delle piante che presentano le caratteristiche nella foto (piccole “ghirlande” bianche attaccate ai rami) potete segnalarle inviando un’email con posizione e foto all'indirizzo m.municipio6assistenzaorg@comune.milano.it 
Trattasi della Takahashia japonica, una cocciniglia giapponese che si è diffusa in tutto il milanese (e non solo) soprattutto in questi ultimi anni. L’insetto non costituisce alcun pericolo per persone e animali, ma danneggia ovviamente la pianta colpita-
Il Settore Verde del Comune di Milano è già attivo per interventi di rimozione e distruzione dei rami colpiti, ma ogni vostra segnalazione più aiutarci a sostenere gli operatori nell’individuare e intervenire quanto prima su eventuali piante colpite.
Ringrazio della collaborazione


Raffaele Ma

Presenza di Takahashia japonica presso il Parco Aldo Aniasi (ex Trenno) nel tratto di verde che confina tra la via Novara e la via Cascina Bellaria alle spalle dell’edificio della Telecom.
Zona 7 Comune di Milano.
Gli insetti si trovano su tutti i rami dei filari di gelso.
l'insetto é altamente polifago.
Infesta: Acero - Albizzia - Albero di giuda- Carpino bianco - Gelso Nero e Bianco - Liquidambar - Celtis australis.
Sui filari dei gelsi del Parco le Takahashia japonica ora sono della grandezza di pochi millimetri, ma a breve l’ovisacco assumerà dimensioni notevoli. Diventando simili agli anelli dei calamari di un fritto misto.
Questo tipo di insetti sono presenti in quest'area ogni anno a partire da metà Aprile ma é solo nei primi giorni di maggio che si comincia a individuarli ad occhio nudo.
La prima segnalazione fatta ai tecnici del Comune di Milano fu inoltrata nel 2016. Ogni anno si espande su nuovi alberi e gli interventi effettuati fino ad ora, per il momento, non hanno risolto la criticità.
La Regione Lombardia ha emesso un documento che afferma quanto segue.
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"Nota per la gestione delle infestazioni della cocciniglia Takahashia japonica Il controllo di Takahashia japonica risulta problematico per la scarsa conoscenza della biologia del parassita e per le restrizioni d’uso dei prodotti fitosanitari in ambito urbano.
Ad oggi, sembra che l’insetto riesca a compiere un solo ciclo all’anno; le femmine si fissano all’ospite e cominciano la produzione di uova racchiuse nei caratteristici ovisacchi cerosi. Dalla schiusura si producono le neanidi che si spostano lentamente sulla pianta trovando riparo nelle scorze del ritidioma svernando come ninfa.
L’anno successivo lo sviluppo è completo e le femmine, fisse, ricominciano la produzione di uova negli ovisacchi cerosi.
Il controllo di questo parassita non può prescindere da un attento monitoraggio delle essenze suscettibili a dimora (Liquidambar, Acero, Carpino, Gelso) L’esperienza di questi anni ha insegnato che le infestazioni partono generalmente dai rami basali più riparati dal sole diretto. Pertanto, è necessario intervenire prioritariamente sulle infestazioni iniziali che sono di norma contenute, asportando mediante potatura i rami infestati.
Tali interventi sono quelli da preferire e risultano anche quelli più efficaci nel contenimento di Takahashia japonica Inoltre, va rimarcato come alcuni insetti predatori (Coccinellidae, in particolare) siano già stati segnalati in competizione biologica contro questo parassita: per questo motivo, in aree urbane particolarmente adatte (es. parchi) può essere utile procedere al rilascio inondativo di specie allevate in biofabbriche per il controllo biologico.
In caso di pesanti infestazioni, in ambiente urbano/pubblico, può risultare talvolta necessario intervenire mediante distribuzione di insetticidi professionali.
In tal caso è necessario utilizzare Prodotti fitosanitari autorizzati nei confronti delle cocciniglie nel rispetto delle prescrizioni di etichetta con particolare attenzione ai tempi di rientro nelle aree trattate.
Tali interventi dovranno essere attentamente diretti da un tecnico esperto, ovvero un Consulente abilitato ai sensi del PAN, in quanto Takahashia japonica, con la sua produzione di melata, può risultare altamente attrattiva anche per pronubi e, in particolare, per Apis mellifera.
La distribuzione di insetticidi dovrà quindi essere subordinata ad un’attenta valutazione onde evitare pericolose contaminazioni delle api stesse. All’interno di contesti privati, solo nei casi più gravi, è possibile inoltre utilizzare Prodotti Fitosanitari non Professionali per piante Ornamentali (PFnPO), per i quali non è necessaria l’abilitazione all’acquisto e all’utilizzo, autorizzati specificatamente per la lotta alle cocciniglie.
Si sottolinea infine che a seguito del trattamento insetticida gli ovisacchi cerosi saranno comunque visibili fino al loro naturale disseccamento.
Le foto sono state scattate questa mattina.
Si consiglia di non toccarle mai con le mani.

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Buongiorno.  Mi permetto di dissentire il concetto espresso dal Sig.  Fabrizio Delfini   che afferma che la cocciniglia non costituisce alcun pericolo per animali e persone. 7 anni fa quando al Parco Aldo...
avatar Roberto Re 2 anni fa
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Complimenti per l'iniziativa Oliverio, Da "topo di città" non ne capisco molto di parassiti giapponesi. Farò comunque da ambasciatore verso gli agronomi e cittadini attivi de il Miglio delle Farfalle ....
avatar Roberto Re 2 anni fa
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Stamattina ho avuto modo di osservare numerosi alberi sulla cerchia della 90/91, da Ripamonti alle Scintille (presso la verdissima zona ex fiera). Non ho visto alcun parassita giapponese. Ciò mi fa sperare...
avatar Massimo Mulinacci 2 anni fa
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Ho visitato piazza Carrara nord ed il parco Baravalle.  Per il momento non ho visto nulla. Sperando bene che non arrivi.  Aspettando la popillia...
avatar Oliverio Gentile 2 anni fa
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Ringrazio Luca De Vito per aver citato e linkato questa iniziativa partecipaMina nel suo articolo odierno nel quale l'Assessore Elena Grandi informa che c'è in atto una sperimentazione per ovviare al...
avatar Oliverio Gentile 2 anni fa
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Ringrazio Alessandro Rovellini  per aver citato e linkato questa iniziativa partecipaMina nel suo articolo odierno ricco di informazioni sull'argomento:...
avatar Andrea Giorcelli 2 anni fa
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Qui tutte le informazioni e note della Regione sull'infestazione:  Takahashia japonica (Cockerell) - Cocciniglia a scaglie cotonose (regione.lombardia.it) .   Andrea Giorcelli Consigliere del...
avatar Simone Sellerio 2 anni fa
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Riflessione sull'origine dell'infestazione Salve, leggo che si presume che il focolaio iniziale possa essere stato a Cerro Maggiore nel 2017. Io però sono abbastanza certo che nello stesso anno fossero già...
avatar Oliverio Gentile 2 anni fa
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QUI la rassegna stampa di questa iniziativa dal 9 al 25 maggio.
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Vista su un gelso alla fermata della 65 di via Sforza, alcuni rami infestati.
avatar Oliverio Gentile 2 anni fa
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Caro Bruno, mappa la tua segnalazione come hanno già fatto 63 volte dall'avvio di questa iniziativa ;-) Oliverio
avatar Oliverio Gentile 1 anno fa
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Segnalo questa risposta dell'Assessore all'Ambiente e Verde del Comune di Milano Elena Grandi che spiega le azioni intraprese dal Comune di Milano per far fronte alla presenza del parassita. Oliverio
avatar Oliverio Gentile 1 mese fa
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Segnalo questo articolo di MilanoToday : " Un esercito di coccinelle per contenere il parassita che sta infestando gli alberi di Milano "...