Piattaforme digitali: da partecipazione a cooperazione!
Facendo riferimento alle nostre discussioni:
- "Cittadinanza attiva" e "Partecipazione": le definiamo?
- L'uso della rete e la società a livello globale e locale: premiare la viralità o la conoscenza condivisa?
il combinato disposto tra:
- una discussione dei Copernicani con Stefano Quintarelli su GAIA-X e Cloud Italia
- la preoccupazione sul destino della Fondazione RCM, per la scarsa partecipazione di una Pubblica Amministrazione e di una Accademia sfuggenti e comunque non all'altezza del nostro contributo, come semplici cittadini, anche lo scorso anno.
mi ha indotto a occuparmi di "Cooperativismo di Piattaforma":
- https://platform.coop/
- https://www.pandorarivista.it/articoli/who-owns-the-world-il-cooperativismo-di-piattaforma-oggi-intervista-a-trebor-scholz/
- https://www.youtube.com/watch?v=2se3c3YHsTc
- documento allegato
anche per superare il dilemma delle reti sociali, tra affarismo privato (USA) e controllo governativo (cinese), con le relative mire imperialistiche.
Perché non pensare ad una "rivoluzione digitale copernicana", a partire dai servizi pubblici?
Chi dice che i nostri dati digitali - civici, sanitari, del lavoro, ecc. - debbano stare solo nella miriade di enti preposti?
Non sarebbe meglio che il cittadino, paziente, lavoratore, ecc. possa affidarli ad un [Ciber]sindacato di sua fiducia, che garantisca completezza e versatilità d'uso, in sicurezza e riservatezza, con un servizio nazionale scalabile a livello europeo?
Ma un nuovo sindacato non può crescere senza aderenti consapevoli e motivati: Smart Citizen per la Smart City!