Centri Servizi "phygital" diffusi per una Milano in 15 minuti (MilaNòva)
Si sta affermando l'idea di una "città in 15 minuti", per contrastare una crisi sanitaria e ambientale globale, che non ha rimedi miracolosi, ancor meno immediati, ma esige rivedere i nostri stili di vita, cercando di minimizzare i sacrifici.
La proposta HoloCity, per la sostenibilità e resilienza della SmartCity, a fronte della crisi pandemica ed ambientale, implica due rivoluzioni concettuali, peculiari dell’idea e utili a concretizzarla:
- Ribaltare la prospettiva tradizionale, che vede il mondo digitale (Infosfera del filosofo Luciano Floridi) al servizio del nostro mondo fisico (habitat), in quella nuova, che vede quest’ultimo dipendere, nel bene e nel male, dal digitale.
Quindi avere un approccio "phygital" nella progettazione edilizia e urbana, con i relativi risvolti civili. - Passare dal paradigma del “villaggio globale” a quello di “villaggi globalmente definiti e iper-connessi (nella Infosfera)”: un approccio tecno-sociale propizio anche alla città in 15 minuti.
Rivoluzioni motivate e giustificate dalla straordinaria affermazione con la pandemia del digitale, nella nostra vita e lavoro (Onlife di Luciano Floridi); digitale che tra l'altro permetterebbe di superare con HoloCity la cronica diatriba tra globalismi e localismi, diffondendo a livello di paese e quartiere urbano i servizi globali della SmartCity.
Per una "Milano in 15 minuti", che potremmo chiamare MilaNòva, concepisco il progetto ProxyCenter di Centri Servizi di Prossimità ed ho cominciato a investire sulla sua declinazione ProxyShop di negozio/sportello in rete.
Vorrei condividere tutto ciò in questa comunità di partecipazione civica e culturale, giusto per raccogliere osservazioni, critiche e consigli, nella prospettiva di "open innovation".
Se sono rose fiorirano e se spine pungeranno, grazie comunque dell'attenzione.
Rappresentazione di una struttura urbana policentrica reticolare il caso emblematico...