Parco (o Patchwork) della Resistenza?
Il parco della Resistenza è delimitato dalle vie Balilla, Tibaldi, Giambologna, Tabacchi e, per chi ha seguito le escursioni del "Cammino Dei Parchi" è il punto di partenza dell'escursione ed è nato decementificando tutta l’area grazie alla demolizione di un quartiere di villette in degrado.
Nei decenni, diverse aree del Parco sono state sottratte e destinate ad altri usi.
Così è stata ridotta drasticamente l’area, trasformando il Parco in un agglomerato di giardinetti. Su Google la vista dall’alto è generosa, perché gli alberi coprono le aree non più verdi e la miriade di vialetti che lo intersecano e dividono.
Al di là della destinazione delle aree sottratte, osserviamo che il Parco, già ampiamente ridotto nel tempo, pare soggetto ad una lenta ma inesorabile sparizione fino a che sarà trasformato definitivamente in ciò che è già in gran parte, cioè un’area di servizi arredati con verde al contorno.
I servizi sono in sé nobili, dal Municipio all’asilo alle aree giochi per diverse età, ma sono stati realizzati a spese del parco. Ci si è espansi su suolo, consumandolo anche per servizi più prosaici; vediamo che l’area in grigio è divisa tra il parcheggio a raso realizzato contestualmente al Municipio e i due parcheggi sotterranei, uno adiacente a quello a raso e l’altro sul retro del Municipio.
Le aree verde chiaro sono la copertura dei parcheggi sotterranei. Il Municipio è l’area blu. L’area in rosa è la scuola dell’infanzia Giambologna. L’area in azzurro sono i campi da basket. L’area in marrone è composta da due aree cani, una grande ed una piccola.
L’area grigio chiaro è asfaltata ed ospita talvolta i giochi gonfiabili.
Le due aree verdi sono dedicate ai bambini; quella adiacente a via tabacchi è scoperta, recintata ed attrezzata e quella più interna è aperta e sotto gli alberi.
L’area contornata in rosso è una nuova area giochi, quella attualmente in discussione, che sarà attrezzata per bambini più grandi.
Ma… non è finita. L’area giochi coperta, secondo il progetto sarà smantellata e trasformata in un’area picnic, in pratica la nuova area giochi sostituisce integralmente quella alberata. Alla fine avremo ancora due aree giochi. La nuova area giochi è molto probabile che sia realizzata così, anche con la contestuale dismissione di quella coperta.
Temo che il Parco della Resistenza, già difficile ora chiamarlo Parco, continuerà ad essere riempito di servizi consumandone ulteriormente il suolo. Non è l’anticipazione di chissà quale segreto, è una triste conclusione basata sulla storia vista finora.
Come cittadino, penso che in questo momento sia necessario che tutti noi cittadini ci assumiamo l’onere di rispondere a questi quesiti:
A) Va bene così? Si ritiene che questo Parco debba definitivamente essere destinato a servizi con verde di contorno?
B La nuova area gioco, che prevede la cancellazione di quella alberata che sarà trasformata in area picnic, è necessaria con tutto il suo bel cemento aggiuntivo?
Alcune proposte, da aggiungere a quelle che potrebbero fare gli altri cittadini:
1) Non costruire la nuova area gioco, utilizzare le risorse per ristrutturare e decementificare quelle esistenti.
2) Integrarle con nuovi giochi e più verde. In una delle aree a verde ancora esistenti, si potrebbe realizzare un sistema verde analogo ad un giardino botanico e che sarà gestito e curato dalle scuole.
3) Curare gli alberi del parco e prevedere una irrigazione sufficiente per i periodi di secca.