Vibrazioni prodotte dal cantiere nei pressi di via Noto
Riporto questa segnalazione di una signora piuttosto arrabbiata che ho incontrato presso i carabinieri di via Noto.
Discuteva con chi stava in guardiola perchè, mi ha raccontanto, a 50 metri c'è un cantiere edile e questa mattina molti abitanti dei palazzi adiacenti si sono spaventati per delle forti vibrazioni (qualcuno pensava a un terremoto).
Sono poi scesi al cantiere per protestare ma sono stati allontanati o comunque non ascoltati.
Esasperata, la signora, si è allora rivolta ai carabinieri per chiedere se era possibile fare un controllo, spaventata da eventuali crolli.
Una paura forse esagerata, ma è già successo in passato che cantieri danneggiasseo le case limitrofe.
Comunque sia la risposta che ha ricevuto è stata che deve fare o un esposto o una raccolta firme.
Nessuno andrà a controllare nulla se non lo ordina una sentenza (con i tempi che conosciamo).
Qui chiudo la segnalazione, ma dopo la foto faccio una riflessione in generale su quello che sta diventando un grande problema per la sicurezza.
Oggi non si ha la consapevolezza che oltre ad essere protetto il cittadino deve anche sentirsi al sicuro.
L'amministrazione deve fare in modo che non sia angosciato da problemi di sicurezza, lavoro e salute.
Quando un cittadino si rivolge ad una istituzione deve sentirsi ascoltato e instaurare un rapporto di fiducia.
Il cantiere in questione è a 50 metri.
Possibile che nessun rappresentante delle forze dell'ordine possa perdere 10 minuti e farsi un giro al cantiere con la signora?
Ormai il messaggio che arriva dalle istituzioni è quello che il singolo non conta nulla: è solo un fastidio.
Per sperare di contare qualosa si deve avere una sentenza a favore o essere un gruppo numeroso.
In queste condizioni il cittadino non si sente protetto e col tempo sviluppa un rancore verso tutte quelle figure pubbliche che dovrebbero tutelarlo e invece finiscono col diventare un problema ulteriore da evitare.