Annosa questione: chi è la vittima; chi è il colpevole? Quesito metropolitano sui diversi tipi di mobilità...
La questione riguarda i diversi tipi di mobilità; nel nostro caso mobilità urbana. Il caso - che - fortunatamente - rimane del tipo "caso di scuola" ha per protagonista me e una altra cittadina) -
Descrizione: esco con l'auto a passo d'uomo su passo carraio in salita, oltre il quale incontrerò il marciapiede e poi la strada. Il passo carraio è quello di una grande associazione medico caritatevole assistenziale di Milano, zona Bande Nere. Lì - per chi non lo sa e gli interessi - accolgono materiali di vestiario ed altro per loro attività di riciclo, marcatino beneficenza. Bene. Se dico a passo d'uomo so quel che dico per esperienza ormai di uscite molteplici da passi carrai e per sesto senso in agguato. Intendo venti all'ora 15 giusto per il gas sufficiente a fare una salita. Ebbene arrivata quasi in cima mi fermo e grazie al cielo che intanto vedo sfrecciare, a pochi centimetri dal cofano della mia auto dico sfrecciare come se fosse in circuito Vigorelli una ciclista in bicicletta, sguardo puntato avanti nel vento e manco mi ha visto. Se io fossi arrivata qualche centimetro dopo e visto che la sportiva era anche quasi rasente al cofano mia auto, cosa sarebbe accaduto? E chi dei due, io me... o la ciclista veloce nel vento sarebbe stata più vittima?