Il nuovo ponte sul Naviglio Grande

Perfettamente d'accordo. Me lo sono chiesto da quando ho visto i progetti. Questo ponte sbuca contro un muro e una stradina stretta.

Su via Villroesi ci sarebbe stato uno slargo, un piazzale, si sarebbe potuto riqualificare il tutto come ingresso alla pista ciclabile. In quella posizione sembra veramente inutile. Non ha senso.

Poi su via villoresi sarebbe stato a metà tra i due già esistenti. Più funzionale etc...

Tra l'altro da quello che "si dice", sembra che siano anni che Pisotti chiede al comune di poterlo fare a sue spese lì davanti allo slargo "logico". Il comune ha sempre risposto no.

E ora lo fa, ma cento metri più avanti. bah.

Al di là delle discutibili polemiche sul luogo dove sorge, a me va benissimo in piazza Negrelli, il ponte non è ancora ultimato, l'opera prevede un montacarichi laterale per carrozzine e biciclette, viceversa sarebbe stato più ingombrante e invasivo, per problemi tecnici (pendenza), come il lungo ponte più avanti che sbocca nel parco ex area Pozzi.

Rita Barbieri

Riporto per completezza gli scambi avvenuti nel frattempo su Facebook tra Andrea Castelli e Rita Barbieri:

• Andrea Castelli non capisco bene il "viceversa". Però bene per uno scambio di opinioni, e ci tengo a sottolineare, senza polemiche., ma solo con un po' di curiosità da abitante della zona.
  6 h
  
• Rita Barbieri Non so se ho usato correttamente la locuzione, volevo dire, al contrario, un ponte ciclabile come lo immaginavamo in molti, senza scalini, sarebbe stato più ingombrante per via di problemi tecnici dovuti alla pendenza... I montacarichi laterali consentiranno ugualmente il passaggio di bici e carrozzine...
  6 h
• Andrea Castelli ok, capito... non avevo pensato a un ponte ciclabile in realtà. In effetti il ponte ciclabile per esigenze di costruzione dovrebbe avere una pendenza differente e uno sviluppo in lunghezza differente, molto più ampio per essere fruibile. Nel caso di via Lombardini il dubbio è semplicemente il posto in cui sorge, non la dinamica né tantomeno l'estetica, che a me personalmente piace anche in attesa di vedere l'illuminazione. Un ponte non può portare contro un muro.
  5 h
  
• Rita Barbieri scusa, ma mi sono resa conto ora che stiamo parlando di due ponti differenti, per quel che mi riguarda di quello più periferico, all'altezza di piazza Negrelli..., posato da pochi giorni...
  5 h

Effettivamente, usando la logica, non si comprende come mai il ponte sia stato posizionato proprio in via Lombardini.

Sono sicuro che l'assessora Carmela Rozza e/o l'assessora Ada Lucia De Cesaris potranno dirci:
- in base a quali studi, motivazioni, ricerche il ponte è stato posizionato in via Lombardini e non in via Villoresi.
- link ed informazioni degli altri progetti partecipanti e motivazione sul perchè è stato scelto questo
- sicuramente, come sempre, la sovrintendenza avrà dato parere positivo. Ma come può essere tale ponte rispettoso del vincolo e del contesto dei navigli? Un ponte moderno che ricorda quelli provvisori del genio militare.
- la società progettista, si è posta il problema di realizzare un ponte che fosse in armonia o simil agli altri già presenti sui navigli?
- Il Comune si è posto il problema di realizzare un ponte che fosse simile o si ispirasse a ponti esistenti?
- perchè un ponte pedonale sghembo?
- il costo di tale opera
- il costo stimato di manutenzione della piattaforma mobile per carrozine, bici, passeggini.
- il tempo che impiega la piattaforma a salire e scendere (tempo che poi andrà moltiplicato per due, per ottenere il tempo di attraversamento)
- il sistema di elevazione è provvisto di sistemi anti vandalo e/o attivazioni senza reale necessità di utilizzo?
- è vero che la società Pisotti da anni chiedeva la realizzazione di un ponte con costi a carico loro?
- nel caso, perchè non è stata accolta tale proposta?

Come indicato dai cittadini che mi hanno preceduto, presumo non esperti in materia, ma dotati di capacità di analisi; ognuno dei presenti l'avrebbe posizionato in via Villoresi e/o in un punto mediano tra i due ponti esistenti.

Davvero curiosa, "fortuita", fortunata coincidenza, che la società progettista del ponte abbia la sede proprio in.. (rullo di tamburi)... via Lombardini! Com'è piccolo il mondo.
Ho un'idea, al posto che realizzare un catalogo delle loro opere, potrebbero chiedere al Comune di realizzare altre opere nei dintorni. Ovviamente, non a carico dei contribuenti come in questo caso.
A parte i gusti personali, mi sembra inconfutabile che quel ponte moderno, per stile, forma e colori, non c'entra nulla con il contesto storico dei navigli.
Navigli che sarebbero persino tutelati, ma di cui in realtà nessuno si cura.
Così come del pavé, pavimentazione storica e tutelata.

Grazie mille

www.facebook.com/azioniamo
cittadini civici

Caro Massimo, grazie per la risposta intanto. Dunque c'è una sorta di progetto di insieme, una visione complessiva.

Anche se non mi è ancora chiara la connessione tra i tre parchi che sono situati nella stessa zona (circa), sulla stessa sponda del naviglio, e la necessità di realizzare il ponte in quella posizione. Arrivando dal parco Baden Powell o Argelati si raggiunge l'Alzaia agevolmente da via Valenza. 

E c'è in programma un progetto di riqualificazione dell'area FS mi sembra di capire. Sarebbe una buona cosa...

Per completezza riporto anche qui gli ulteriori sviluppi che si sono avuti su Facebook tra Andrea Castelli e Massimo Ripamonti:

• Andrea Castelli Curiosità, non polemica... ci tengo a sottolinearlo...eheh
  11 h
• Massimo Ripamonti Sig. Castelli, anche se fosse per polemica non sarebbe certo un problema.
  Detto ciò, mi pareva di aver risposto. La collocazione a quell'altezza è pensata per consentire il passaggio sull'Alzaia a circa metà distanza tra quelli di via Valenza e del ponte delle Milizie (circa), oltre a connettere l'Alzaia, attraverso la Via Lombardini, con l'accesso ovest del Baden Powell, facente parte di un costituendo sistema di aree verdi (Baden Powell, Argelati, Sieroterapico), mentre la parte est del Baden Powell lo è già attraverso il ponte di via Valenza.
  8 h
• Andrea Castelli Caro Massimo, grazie per la risposta innanzitutto. Non parlo di polemica perché non voglio fare "l'umarell", come dicono i miei amici bolognesi.
  Però c'è da dire che se il motivo reale fosse quello avrebbe ben poco senso (secondo me), perché il percorso di aree verdi sarebbe collegato da via Valenza. Un ponte che arriva contro un muro per chi vuole dirigersi in via Valenza in ogni caso non ha gran senso.. Per andare invece dalla parte opposta (Pisotti per intenderci) sarebbe stato meglio farlo sbucare proprio nello slargo, dove oltre a esserci più aria, avrebbe avuto più logica.
  A meno che non ci sia un progetto di dismissione dell'area Ex Stazione, con conseguente allargamento degli spazi e connessione con la parte opposta, allora sì. Ma non mi sembra che ci sia, o perlomeno nessuno ancora lo dice. Lei mi dice che c'è un progetto in tal senso? O è stato fatto pensando "magari un giorno, chissà...".
  Che poi guardando i progetti i tre parchi sono tutti dalla stessa parte del Naviglio. Per questo non capisco. Chi deve raggiungere i parchi da dove arriva? Se arriva d via Valenza non ha bisogno di passar di lì. Se arriva dall'altra parte dell'Alzaia non avrebbe fatto alcuna differenza.
  8 h
• Andrea CastelliAnche perché per il successivo ponte partendo da via Valenza occorre arrivare in via Pestalozzi, perché il passaggio sulla circonvallazione non è esattamente un ponte per attraversare agevolmente il Naviglio. E in mezzo c'è via Villoresi, non Lombardini. Tutto porterebbe a quella soluzione. Poi non sono solo, tutti coloro che lo vedono, anche e soprattutto persone molto più esperte del campo di me, una volta che lo si fa notare rimangono molto perplessi...
  8 h
• Andrea Castelli Se poi si pensa a questo progetto, la linea verde non è su via Lombardini.

  

A fronte di domande pertinenti, con motivazioni valide da parte dei cittadini che "vivono il quartiere", solo risposte supportate da motivazioni deboli (quando le risposte arrivano).

Altrove si discute (è giusto così.... sarebbe meglio fare cosà...), si fanno analisi, si progetta... e alla fine l'idea viene "imposta" dall'alto.

AMEN