Lazzarini-Calise-Tatarella, il giorno dopo

Grazie Luca per la disponibilità! E ora tutti al lavoro per cambiare le prassi del Consiglio Comunale. PS: appena i ragazzi del #m5s caricano i video della serata su yt li posto in questo thread Tia

Marco hai ragione. A settembre potremmo organizzare un nuovo incontro su un tema specifico e credo che sarà molto interessante per capire l'approccio diverso e analizzarlo insieme.

Concordo con quello che avete scritto e spero che vogliate organizzare altri convegni come quello di martedì: c'è bisogno di segnali di speranza... Lanciare sassi e vedere come si allargano i cerchi nel mare!

Rispondo anche io con piacere alla sfida lanciata. Credo anche io, come Pietro, che l'obiettivo debba essere il miglioramento della produttività e della qualità dei lavori consigliari. Le riforme del regolamento non vanno fatte contro qualcuno, ma per il miglior funzionamento dell'organo. Questione tecnica e politica sono legate, per questo buoni rapporti e rispetto tra le diverse componenti dell'aula sono una premessa difficile da aggirare per affrontare riforme sulle regole. Per qualunque approfondimento su temi più di merito sono a disposizione.

Caro Lorenzo,
quella a cui ti riferisci è "roba vecchia" di cui far tesoro, ma dalla quale questi giovani Consiglieri vogliono liberarsi!
Diamogli fiducia e ragioniamo serenamente tutti assieme sulle modalità sostenibili per realizzare qualcosa di veramente nuovo che possa far uscire da questo stato di cose che ha stancato veramete tanti, in particolar modo i più giovani...

Ci proviamo senza troppa diffidenza/scetticismo?

:-)

Oliverio

Ciao,
non ho capito la polemica sulla bicamerale, ma forse perché non ho capito qualche riferimento.

Mi sembra invece che lo spirito di apertura e disponibilità che i consiglieri di differenti gruppi stanno mostrando vada nella direzione di una possibilità di superamento di alcune rigidità che il nostro Regolamento - e fors'anche lo Statuto del Comune - presenta.

Il modo di dialogare e comunicare è cambiato in questi vent'anni, la storia della nostra città e del nostro Paese ha contribuito a modificare anche la prassi di confronto politico e di rapporto con i cittadini. Credo sia opportuno accogliere la disponibilità a collaborare che si può leggere in queste dichiarazione e individuare delle linee comuni di lavoro per riprendere in mano i Testi Sacri del nostro Comune: non con un occhio di parte, anche perché l'alternanza maggioranza/opposizione delle parti politiche al governo è una realtà concreta e la leggo come una garanzia per un lavoro equilibrato, democratico e rispettoso tanto della possibilità di governo della maggioranza quanto della capacità di organizzare un'opposizione efficace per la minoranza.

Si comincia a settembre?

Anna

Intuisco che si vogliono cambiare alcune regole, e se ciò avviene è perché si è visto un problema o comunque un qualcosa che si può migliorare.

Sento a questo riguardo parlare di produttività.

Qual è questo "prodotto" del consiglio?

Non vorrei ci fosse l'intenzione di agire sulla quantità e non sulla qualità.

Buone leggi producono una minore necessità di farne altre, di cattive scelte se ne possono fare all'infinito creando più danni che benefici.

La mia idea l'ho già espressa più volte: smettere di discutere tra gli eletti di politica (che è prerogativa del cittadino). L'eletto assolve la propria funzione mettendo in pratica le richieste degli elettori nel rispetto delle leggi e del bilancio economico.

Non si discute per ogni cosa se deve essere bianca o nera: la maggioranza fa una legge per cui le cose devono essere bianche e poi la fa rispettare, l'opposizione si assicura che ciò avvenga nel rispetto delle altre leggi e del bilancio. Inoltre, se la scelta del bianco si rivela sbagliata, informa i cittadini e insieme a loro chiede a chi governa di apportare le opportune modifiche perché le cose funzionino al meglio.

Anche se con un po' di ritardo, arrivo anch'io. Sono molto soddisfatto dell'incontro di settimana scorsa: è stata forse la prima occasione per denunciare con chiarezza e sincerità un disagio comune riguardo al funzionamento dell'aula e alla fatica di lavorare in un clima di costante tensione, strumentalizzazione, polemica, mancanza di collaborazione e di condivisione. Certo, siamo consapevoli di non essere soggetti neutrali, ma anzi, diretti protagonisti e quindi anche (perlomeno in parte) cause stesse di questa situazione. Ma siamo altrettanto consapevoli della necessità di trovare modi diversi per costruire la nostra relazione politica, così come della necessità di trovare spazi più adatti per l'espressione politica di ciascuna delle parti. Noi siamo tra i più giovani, ma quella che poniamo non è una questione generazionale. Calvino direbbe "accettare l'inferno e diventarne parte al punto di non vederlo più": ecco, noi siamo convinti che il cambiamento possa arrivare da un'alleanza tra tutti coloro che non si sono rassegnati a convivere in eterno con questo clima. Per superare questa situazione occorre rispetto dei ruoli reciproci, condivisione e tanto coraggio. Sappiamo che non è solo una questione di regole, ma sappiamo anche che il nostro regolamento ha degli aspetti da riformare radicalmente, perchè non sono più al passo coi tempi e con le necessità di rivedere l'attività politica e istituizionale anche in relazione ai processi partecipativi e di coinvolgimento dei cittadini. Ci impegneremo per modificarlo, insieme, cercando di riequilibrare i diritti della maggioranza e delle minoranze, e provando a fornire meno alibi per comportamenti ostruzionistici per dare invece spazio a strumenti più innovativi che rendano la nostra attività più produttiva (non nel senso di prediligere la quanità alla qualità come scriveva un lettore, ma nel senso di ridurre i tempi d'aula quando sono del tutto improduttivi.

Vorremmo cominciare questo percorso a settembre, coinvolgendo la commissione affari istituzionali e tutti coloro che avranno voglia di metterci la testa. A breve produrremo un piccolo documento che sintetizzi i punti d'incontro emersi nell'incontro di settimana scorsa e indichi alcune linee di indirizzo per il futuro.