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Gentilissimo Mattia
devo dire che mi ha fatto piacere leggere la tua risposta, tanto piu' che e' ovvio che prima di rispondere ti sei documentato e questo mi fa un immenso piacere, nonche' mi fa' sperare che qualcosa o qualcuno di meglio ci puo' essere a guidarci.
Tuttavia, come ben immaginerai, in questi ultimi sette anni che porto avanti questa battaglia per Carlo Parlanti e poi per altri casi, di parole di valore ne ho sentite moltissime mi mancano i fatti.
Mi chiedi cosa ancora si possa fare per la vicenda Parlanti, su cui e' stato scritto un libro di cui trovi informazioni su http://www.stuproprocessiperversi.it nello stesso sito trovi un errata corrige a seguito della registrazione, che contiene alcune correzioni a imprecisioni presenti nel libro, si possono fare delle cose risolutive e precisamente due:
1) a seguito della stesura del libro, io stessa ho chiesto al ministero degli esteri alla persona di Andrea Tiriticco (vicecapo gabinetto del ministro) e alla persona di Marco Rago (servizi penali del ministero) di richiedere chiarezza, in quanto il libro e' una vera e propria denuncia nei confronti di alcuni personaggi che hanno violato la legge (medici, testimoni, giuria, avvocati e procuratore) quindi, o il libro e' diffamatorio (se questo non fosse vero) e sarebbe richiesta la persecuzione legale nei confronti degli autori o di chi ha messo a disposizione materiale non veritiero, o il sistema giuridico di Ventura (la contea di condanna del connazionale) deve dare dei chiarimenti sul perche' non viene perseguito chi invece ha realmente violato la legge.
Anche a questo proposito la famiglia Parlanti sta approntando delle denunce da presentare alla procura italiana, inquanto si evince dai documenti che l'estradizione dall'Europa del connazionale e' stata non solo illegale ma basata su documentazione falsa e da questo punto di vista si profila un reato di sequestro di persona.
vorrei farti parlare con Michele Parlanti, fratello di Carlo che ancor meglio puo' renderti chiari i crimini commessi nei confronti di Carlo Parlanti, di cui trovi anche una chiara linea temporale su
http://www.carloparlanti.it/timeline-crimini-medici.html
ecco cosa si potrebbe fare che si facciano fortemente delle denunce per far si che l'Italia finalmente intervenga per salvaguardare un nostro connazionale. Per quanto invece riguarda l'associazione e i casi di cui ci occupiamo, mi piacerebbe potertene parlare
Allo stato attuale, visto i diversi riscontri negativi avuti dal comune e dalla regione stiamo pensando di spostare l'associazione a Torino dove ci hanno proposto una sede, cosa che a me dispiace molto, inquanto Milano, che e' la citta' dove abito poteva vantare di avere la prima e allo stato attuale unica associazione no profit che si occupa concretamente delle problematiche dei nostri connazionali all'estero
io sono disponibile a qualsiasi chiarimento al mio numero telefonico 347 4170814
e via email : katia@carloparlanti.it
cordialmente
Katia Anedda
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