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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 02-03-2012 alle 10:20

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_marzo_2/zone-decentramento-parlamentini-aumentano-2003514121383.shtml

Più competenze e maggiori stanziamenti. Benelli: aumenteremo il tetto di spesa

«Le zone diventeranno dei piccoli comuni»

La giunta rivoluziona il decentramento. Le circoscrizioni passeranno dalle 9 attuali a 12

MILANO - Dalle zone «a spicchi» (guarda la mappa) ai quartieri. Da poteri zero a più poteri. Da bilanci inesistenti a un po' di soldi «compatibilmente alle ristrettezze» da gestire in autonomia. La giunta vara oggi la manovra sul decentramento, che modifica la situazione attuale e che, in prospettiva, garantirà competenze e autonomia finanziaria su molte voci di spesa. Il problema dei soldi non è secondario: quanto ha a disposizione oggi un consiglio di zona per il funzionamento della struttura? Poco meno di 100 mila euro all'anno. Eppure il bilancio registra una voce di 14.224.008 euro complessivi a disposizione delle zone.

Per far tornare i conti, l'assessorato diretto da Daniela Benelli ha cercato di mettere ordine fra le voci. E dunque: rispetto a questa somma totale, poco meno di 10 milioni vanno in sussidi agli over 65 in difficoltà economiche (soldi che gestiscono direttamente gli uffici e che le zone neppure vedono). Poi ci sono un milione e mezzo per il diritto allo studio, 1 milione e 200 mila di euro per l'attività dei centri aggregativi multifunzionali (altro denaro che i consigli non sanno neppure di avere, visto che vengono gestiti da Milanosport), 865 mila euro per i contributi ai centri di aggregazione giovanile e altre spese obbligatorie: il totale è di 13.324.414 euro. Alle zone, dunque, dividendo tra nove il milione scarso rimanente, arrivano 100 mila euro, che si utilizzano per lo più per far funzionare le strutture.

Un po' poco, insomma. Anche se alla fine ci si accontenta, soprattutto se si considerano gli scarsi poteri che oggi le zone hanno. «Ma noi vogliamo aumentare questo importo di spesa libera - promette l'assessore Benelli - e recuperare un piccolo fondo per la manutenzione urgente, in modo da evitare inutili lungaggini burocratiche quando c'è da intervenire su un vetro rotto della scuola, sulla porta divelta o sul gioco nel giardinetto distrutto».

La filosofia generale del nuovo provvedimento parte dal «voler rendere effettivi e concreti i poteri che il regolamento di decentramento ha attribuito fin dal 1997 ma che, di fatto, sono rimasti in larga parte inattuati». Quindi, le zone parteciperanno alla programmazione centrale «portando la loro priorità di intervento» nel piano annuale e triennale delle opere pubbliche; nella manutenzione ordinaria; nel piano dei servizi sociali incluse scuole materne e nidi, nella pianificazione di mobilità e traffico; nelle biblioteche, nello sviluppo della rete e dei programmai culturali, nella collaborazione con la polizia di zona, nella definizione dei distretti urbani del commercio. Un provvedimento ad hoc , poi, definirà le modalità di partecipazione delle zone in tutta la materia urbanistica.

Ci sono invece decisioni autonome che riguardano, fra l'altro, le aree verdi (localizzarle, attrezzarle, affidarle ad associazioni o sponsor privati), la scelta dell'arredo urbano compresa l'illuminazione, l'assegnazione di impianti sportivi tramite bando, l'istituzione di aree pedonali o piste ciclabili, gli interventi urgenti di manutenzione.

Poi c'è la questione organizzativa: quando l'ex assessore Paolo Del Debbio aveva ridotto le zone da 20 a 9, aveva scelto il criterio dei raggi per tenere collegate centro e periferia. «In realtà - sostiene Benelli - in questo modo la periferia è rimasta ancora più isolata e si sono perduti i legami con il quartiere». Ecco dunque che aumenta il numero delle zone («nei limiti che ci sono imposti dai bilanci») a 12 o 13, per avere piccoli municipi ciascuno di circa 100 mila abitanti, «che si inserirebbero fra i comuni più grandi della Lombardia». Questa nuova organizzazione, è certa l'assessore, «aiuta l'aggregazione perché gli abitanti si identificano nel quartiere più che nella zona». Oggi, il via libera della giunta: la delibera diventerà subito operativa «e, nel 2013 avremo anche una maggiore autonomia nei bilanci».

Paola D'Amico Elisabetta Soglio 2 marzo 2012 | 8:57

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