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Inviato da avatar Massimo De Rigo il 11-02-2012 alle 19:20

Angione,

non si scherza sulla fatica di tanta brava gente che assieme a figure illuminate in campo culturale e sociale, ha studiato per quindici anni - negli archivi di mezza Italia - un percorso culturale faticoso e oneroso.

Lo scopo di questa immane fatica - incredibilmente dimenticata da chi ne ha tratto lustro e visibilità - era finalizzato solo a restituire dignità a questo monumento storico sopravvissuto miracolosamente all'espansione della metropoli.

Ripenso a figure splendide, come al nostro grande Claudio Acerbi, che pubblicò per la Cooperativa DeGradi "La Solitudine di Linaterno" e ad Alberto Bega che ci spronò - da vero presidente lungimirante - ad approfondire le ricerche nel 1997 infondendoci entusiasmo e una grandissima carica idealistica.

Aggiungo che la pergamena del 1154 è stata trovata quindici anni fa dal sottoscritto insieme al gruppo culturale ACL (Bosoni, Vida, Corada, Dalto) grazie alla preziosa collaborazione della compianta dott.ssa Ambrosioni (vice rettore Università Cattolica di Milano) e di mons. Pizzi (responsabile archivio Canonica S. Ambrogio).
Ricordo anche che, dopo questa preziosa scoperta, che ha spostato la storia di Linterno/Infernum indietro di due secoli - aprendo uno squarcio di luce su uno sconosciuto percorso legato ai pellegrinaggi medievali - numerose altre scoperte (in gergo accademico sarebbero state chiamate "sensazionali") hanno avvalorato la consolidata tradizione della Solitudine di Linterno Petrarchesca.
Non abbiamo inventato niente.
Abbiamo solo riportato alla luce incunaboli, cinquecentine e mappe dimenticate e mai più rivisitate negli archivi.
Prima di pontificare, sarebbe opportuno a chi detiene la Res Publica un bagno di umiltà, dando un'occhiata al sito di riferimento:
http://it.wikipedia.org/wiki/Linterno_(%22ad_Infernum%22) ) e a quello francese che porta altri contributi nella parte bibliografica:
Le linee progettuali esposte non convincono, declassando Linterno con la fusione di materiale già visto (progetto Arching/Italia Nostra per la Fondazione don Gnocchi che prevedeva un centro studi di Petrarca - progetto ACL che prevedeva agricoltura storica accanto al centro petrarchesco, ecc) facendone un mix molto superficiale.
Di Francesco Petrarca nessuna traccia, come se fosse un ostacolo al progetto EXPO 2015.

Restano due fatti concreti:

1. Cascina Linterno si è salvata dalle ruspe SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per la figura di Petrarca nel 1994;

2. la (prima) proprietà Cabassi aveva fatto ricorso al TAR contro il vincolo, per poter costruire un residence di 144 appartamenti!
In questo caso non si parlerebbe più di storia rurale, né ci sarebbe quast'assurda contrapposizione.
Per fortuna  - grazie a FRANCESCO PETRARCA -  il vincolo ministeriale è rimasto e così Cascina Linterno è ancora presente, con i suoi tesori nascosti.
Questo si evince anche da un recente sopralluogo di tecnici di Italia Nostra, che l'assessore ai Lavori Pubblici e al Demanio, Lucia Castellano, non ha voluto nemmeno ascoltare, tenedoli fuori dalla porta.

Quello che ritengo offensivo - a parte l'immenso lavoro di ricerca e le numerose pubblicazioni ACL relative ad altrettanti convegni, che andrebbero valorizzati e invece sono stupidamente ignorati dal Consiglio di Zona 7 - è che viene anche ignorato il simbolo della Zona 7 ( http://www.ildonodivedere.com/?attachment_id=304 ) vincitore del primo premio nel concorso del Comune di Milano per la nostra Zona, che si specchia nelle radici medievali e petrachesche di Infernum/Linterno.
Una "damnatio memoriae" che ricorda altre strane "dimenticanze" sfociate nello scempio del territorio ( http://www.ildonodivedere.com/?attachment_id=1384 )

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