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Oggi in Commissione Educazione l'Assessore all'educazione e la Presidente di Milano Ristorazione hanno ascoltato consiglieri e genitori delle commissioni mensa. Tanti interventi, argomenti diversi e tante richieste di discontinuità dalla gestione precedente. Ho sempre pensato che il servizio di ristorazione scolastica sia in primo luogo un Servizio e quindi che siano necessarie politiche di indirizzo che non devono avere nel criterio del risparmio economico il faro illuminante, ma che sia indispensabile pensare prima a ciò che consente le migliori condizioni di qualità per i bambini, ma a cascata per la città intera: quindi più attenzione ai cibi, alla sostenibilità, cioè meno plastica meno trasporti, meno sprechi e rifiuti, e più attenzione alla qualità della relazione tra piccoli e grandi in questo momento di crescita. Nel mio breve intervento di oggi alcune proposte: le commissioni mensa sono un valore aggiunto e non un punto critico, madri e padri che mettono a disposizione tempo ed energie per un bene comune, dovrebbero avere un riconoscimento dentro i Consigli di Scuola e d'Istituto; la plastica dei piatti può essere sostituita dal materb-bi? Il criterio di questa scelta non può essere solo il maggiore o minore costo del materiale, ma ciò che fa meno male all'ambiente cioè a noi, e i bicchieri usa e getta possono essere sostituiti da bicchieri in plastica dura che il comune può regalare ad ogni bimbo (magari cominciamo dalle materne, e magari lo sponsor si trova pure); l'amministrazione deve dare a chi fornisce il servizio linee di indirizzo chiare e lineari e renderle pubbliche; il contratto di servizio con MIRI deve essere applicato senza le storture e gli aggiustamenti indebiti degli ultimi anni. Alcuni importanti passi avanti sono già stati fatti nei criteri introdotti nei bandi per le forniture (rapporto di 60% e 40% tra economicità e qualità delle derrate, sostenibilità degli imballaggi e trasporti, tracciabilità e km 0), ritorno alle termiche in inox come da contratto. Manca ancora la definizione di un organismo di controllo indipendente, e un pensiero più articolato sul centro cucine di Sammartini, che tanto (troppo) è costato; ma ho fiducia che ci sarà discontinuità con la gestione precedente e che un'altra modalità e qualità del servizio sia possibile.
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