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Ineludibile situazione tragica delle casse comunali ben descritta, la ricetta non può che essere la seguente:
- spending review (basta contributi e contributini a pioggia alle Zone, e riduzione disponibilità alle Zone);
- stop di 12 mesi ai lavori pubblici non essenziali se cantieri non ancora partiti;
- revisione/aumento dei canoni comunali;
- stop totale alle sponsorizzazioni comunali, feste e simili per almeno 3 anni;
- stop del turnover e riorganizzazione del lavoro dell'apparato comunale (riduzione peso macchina comunale, diminuzione programmata degli organici, mobilità in uscita verso altri enti pubblici locali e statali);
- razionalizzazione delle scuole comunali, chiusura dei plessi marginali e accorpamenti in quelli più grandi, e dismissione vendita degli immobili;
- abolizione totale auto blu a quasiasi titolo per chiunque;
- rivedere la politica degli acquisti dell'apparato comunale traguardando razionalizzazioni, risparmi, riduzione di costi da economie di scala;
- basta trasferte fuori dal territorio nazionale per assessori e dirigenti comunali;
- vendita case comunali su base volontaria agli inquilini;
- revisione delle quote di riscatto (diminuzione) del diritto di superficie per consentire ad un largo numero di cittadini di accedervi (oggi i costi sono spropositati ed inaccessibili);
- lotta serrata alla evasione TARSU e tasse comunali e sanzioni codice della strada;
- impiego massiccio vigili urbani a sanzionare la sosta selvaggia in città, mirando all'obiettivo a portata di mano di raddoppiare le sanzioni, visto l'intollerabile degrado diffuso, e aumentare così le entrate comunali;
- allargare la quota di sponsorizzazioni da aziende private per coprire una parte dei costi per opere di arredo urbano e verde;
- lotta alla evasione di concerto con Agenzia delle Entrate (in particolare del CANONE RAI TV, qui il Comune può essere di grande aiuto con l'incrocio dei dati, con benefici % per il Comune);
- vendita del patrimonio immobiliare pubblico anche non abitativo (complessi, terreni, cascine etc.);
- partenza dell'area metropolitana e riduzione degli apparati comunali coomprensoriali;
- basta sprechi in iniziative non "core" del comune;
- utilizzare i proventi da Congestion Charge per ridurre il debito comunale almeno per 3 anni, rimandando i buoni propositi a tempi migliori.
Bisogna avere non il coraggio, ma la semplice voglia di fare fino in fondo quel che si è sempre detto ma non si è mai fatto.
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