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Ho apprezzato moltissimo questa intervista lunga ed esaustiva e non ho nessun argomento per confutare quanto detto.
Senza perdermi in termini anglosassoni, io farei delle riflessioni:
- ammesso che una spesa debba essere fatta, chi convalida le richieste di lavoro a livello di quantità e qualità, cioè chi prepara i capitolati per gli appalti e come li prepara ??
- vengono fatti sempre degli appalti e controllati per verificare che non vadano sempre alle stesse società ??
- si verificano i lavori fatti sia quelli dati come lavoro esterno, sia quelli fatti dal personale del comune e si paga solo in base allo stato avanzamento lavori ed al rispetto di preventivi ??
- si ha una struttura di costi standard, per esempio si usano i valori delle camere di commercio per valutare i lavori ??
- si ha un sistema di ricavi standard per gli edifici comunali per calcolare il ricavo teorico e quello effettivo (esempio appartamenti dati in affitto tramite l'Aler)?
- non è il caso di sostituire delle commissioni senza scopo di lucro nominate per estrazione a sorte tra tutti i cittadini residenti a Milano che controllino i lavori svolti e possano mostrare discordanze rispetto al preventivo?
- non è il caso di preparare sempre una struttura di bilancio riclassificato secondo la 13/14a direttiva Cee per rendere confrontabile il bilancio comunale con quello privato?
- non è il caso di analizzare la struttura del comune e ridurre, semplificare, potenziare, decentrare funzioni e controlli per renderli effettivi?
- non si può prendere in considerazione la figura è di un quality assurance per progetti e manutenzioni e di esami di auditor a cadenze strette, per ridurrre errori e sprechi?
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