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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 01-02-2012 alle 15:10

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

NUOVE GENERAZIONI. AUMENTATI DEL 39% I CITTADINI ITALIANI TRA I DICIOTTENNI FIGLI DI STRANIERI, NATI IN ITALIA

Milano, 1 febbraio 2012 – Nel 2011 sono aumentate del 39,1%  le concessioni di cittadinanza da parte del Comune di Milano ai ragazzi figli di stranieri nati in Italia . Nel 2011 sono state inviate 479 lettere: hanno chiesto la cittadinanza in 458, 267 maschi e 191 femmine. Nel 2012 le lettere saranno 642. 
Sono i dati della campagna “Una finestra sui tuoi diritti”, presentati oggi a Palazzo Marino dagli assessori alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e ai Servizi civici Daniela Benelli. L’assessore Majorino ha scritto a tutti i diciottenni, figli di cittadini stranieri, nati in Italia che, dopo 18 anni di permanenza nel nostro Paese, possono avere automaticamente riconosciuta la cittadinanza italiana. 

“Il 5 febbraio la legge sulla cittadinanza compie vent’anni e penso sia l’ora di mandarla in pensione: è l’unica baby pensione che auspico”. Così l’assessore Majorino ha salutato il successo della prima edizione della campagna “Una finestra sui tuoi diritti”.  “L’ottimo risultato ottenuto – ha continuato Majorino – ci sprona ad andare avanti su questa strada, anche rispetto alla cittadinanza onoraria, una questione già messa in atto da altri Comuni e che intendiamo portare in Consiglio comunale”. 

Nel 2009 sono state concesse 267 nuove cittadinanze, nel 2010 ne sono state concesse 329 su 482 aventi diritto, nel 2011 458 su 479. I nuovi italiani del 2011 appartengono prevalentemente alle comunità filippina (163 ragazzi), egiziana (105), cinese (94) e peruviana (22). La Lombardia si conferma la prima Regione per numero di alunni con cittadinanza non italiana: sono 173.051 (a livello nazionale 711.046), pari al 24,3% degli iscritti nelle scuole lombarde.

“I ragazzi di seconda o terza generazione – ha dichiarato l’assessore ai Servizi civici Daniela Benelli – sono un esempio lampante di come l’integrazione funzioni bene e abbiamo il dovere di riconoscere loro una cittadinanza che lo è già di fatto. Questi giovani sono un’importante risorsa, perché sono ottimi mediatori con le comunità straniere cui appartengono e perché vivono quella condizione di doppia appartenenza che costituisce un fattore di innovazione essenziale per la nostra società. La Milano futura, con l’arricchimento delle tante persone provenienti da tutto il mondo, è sempre di più una città internazionale e multietnica. Questa Amministrazione – ha concluso l’assessore Benelli – è impegnata nel valorizzare tutto questo, cercando di spegnere quel clima di paura e indifferenza che nel passato ha fatto tanti danni”.

I diciottenni figli di cittadini immigrati, nati in Italia possono chiedere la cittadinanza in base all’articolo 4, comma 2, della legge 91 del 1992. La norma offre la possibilità di chiedere la cittadinanza solo per un anno di tempo: una volta compiuti i 19 anni, questa finestra si chiuderà e per ottenerla ci si può rivolgere solo al Ministero dell’Interno, tramite la Prefettura, con tempi e costi decisamente più impegnativi. 
“Purtroppo – ha spiegato Majorino – la legislazione italiana è una delle più arretrate e rende molto difficile l’ottenimento della cittadinanza: questo è un tema cruciale che coinvolge responsabilità amministrative nazionali e locali. Il Comune di Milano si vuole impegnare in questo senso perché, come ci dicono dal servizio Anagrafe, sono molto pochi i giovani che sanno di avere questa possibilità”.

La campagna “Una finestra sui tuoi diritti” è uno dei frutti del lavoro della task force composta da giovani stranieri nati e residenti a Milano, creata dall’assessorato alle Politiche sociali, che è di supporto all’Amministrazione nella definizione delle politiche riguardanti le Seconde Generazioni.

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