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Gentile Assessore,
mi associo anch'io al coro di protesta contro la costruzione del parcheggio in piazza Bernini. Ma non perché sono contrario ai parcheggi, ma perché non va bene la localizzazione e c'è un problema di legalità.
Quando Lei dice "Come ho gia' avuto modo di spiegare, tutte le persone indagate sono state escluse da qualsiasi interlocuzione con l'amministrazione comunale", non fa un buon servizio alla cittadinanza. Nel Decreto Legislativo dell'8 giugno 2001 numero 231 - articolo 5, si afferma che:
L'ente e' responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio:
a) da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente o di una sua unita' organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonche' da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso;
b) da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti di cui alla lettera a).
Le cito questo DL come rafforzativo di questa argomentazione: Tizio che lavora per una Cooperativa commette un illecito. Condannato, viene escluso da qualsiasi interlocuzione con l'amministrazione comunale. Ma nei confronti della Cooperativa nessun provvedimento? Se la Cooperativa trae vantaggio dall'illecito di Tizio è da considerarsi non responsabile (cfr DL citato sopra)? E' giusto scaricare tutto la colpa su Tizio e premiare la Cooperativa con l'inizio dei lavori?
La retromarcia costa troppo, ma possono davvero avere un prezzo la legalità e le lamentele dei residenti?
dott. Federico Santoro
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