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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 12-01-2012 alle 11:33

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_gennaio_12/rifiuti-raccolta-umido-amsa-sacco-nero-1902828922290.shtml

Dal 15 febbraio

Rifiuti, il sacco nero diventa trasparente per evitare abusi: sei milioni in più

Previsto il recupero di 162 mila tonnellate di vetro e carta. Piano per gli scarti umidi dal prossimo ottobre

MILANO - Dal 15 febbraio sparisce il sacco nero, utilizzato per la raccolta indifferenziata. Al suo posto, ecco il sacco trasparente, già in uso da tempo nei Comuni dell'hinterland, da Gallarate a Cinisello Balsamo. Amsa conta di recuperare in questo modo 162 mila tonnellate di vetro, carta e cartone che, ogni anno, finivano impropriamente gettate e occultate, quasi che quel sacco fosse un «buco nero». Sarà così possibile spostare di qualche punto la percentuale della raccolta differenziata, oggi inesorabilmente ferma al 34 per cento e ancora ben lontana dagli obbiettivi di legge del 65 per cento.

L'operazione sacco trasparente è solo la prima fase del piano per migliorare la differenziata e preliminare alla seconda fase, cioè alla raccolta dell'organico (o umido) che «decollerà dal prossimo ottobre e andrà a regime nel 2015», come ha spiegato il direttore di Amsa, Mauro De Cillis. La città sarà infatti divisa in 4 grandi spicchi. Da quali quartieri si comincerà? Sarà deciso, come ha spiegato ieri l'assessore all'Ambiente, Pierfrancesco Maran, al termine delle assemblee con la cittadinanza in programma nelle 9 zone, a partire dalla prima settimana di febbraio.

Non si fa, però, raccolta di organico senza investimenti. E la rivoluzione copernicana della differenziata evoluta in città rischia di avere dei costi, portando a 5,6 milioni di euro il bilancio (compreso di acquisto di nuovi mezzi), con un ipotetico peso a famiglia stimato in 7-8 euro all'anno. «Iniziativa virtuosa per la città - ha commentato Carlo Masseroli (Pdl), intervenendo in commissione Ambiente a Palazzo Marino, all'audizione della presidente Amsa, Sonia Cantoni -. Ma è indispensabile capire su chi ricadranno eventuali costi per ammortizzare gli investimenti. Prima di aumentare la Tarsu, occorre fare una riflessione molto seria, è un momento in cui le tasse stanno arrivando a un livello di insostenibilità».

Far crescere la raccolta differenziata fino al 50% a breve è «un obbiettivo prudente e non ambizioso per Milano - ha detto la presidente Amsa -. Il progetto è stato calibrato studiando le esperienze di altre città, da Torino a Bologna. Occorrerà molta informazione e comunicazione». Oggi Amsa raccoglie l'umido delle sole grandi utenze commerciali (mense, in primis), per un totale di 35 mila tonnellate all'anno. Si stima di poter «intercettare» da 41 a 81 chili di organico prodotto in media da ogni cittadino ogni anno. Ogni condominio avrà in dotazione un bidone di colore grigio, per differenziare i resti di cibo dagli altri rifiuti. E ogni famiglia un piccolo contenitore ad hoc.

Il progetto ora sarà esaminato dalla giunta e dai consigli di zona e discusso in assemblee con i cittadini. La partenza avverrà nei quartieri dove si è registrata la maggiore disponibilità. Nel 2009, 45 mila famiglie (zona 8) avevano già partecipato a una sperimentazione sul tema raccolta dell'umido. Amsa annuncia anche una indagine articolata per far emergere la differenziata che già c'è (la carta negli oratori, il taglio del verde nei parchi) ma non viene calcolata e che, invece, potrebbe contribuire a migliorare le performance della differenziata made in Milano. Mentre nella zona 5, a Sud, sarà realizzato un progetto di raccolta con mezzi mobili porta a porta (elaborato da un gruppo di università dell'Est Europa e in attesa di finanziamento della Comunità europea), che prevede una formula di incentivi: chi conferirà vetro, plastica, carta al mezzo mobile, riceverà un credito economico che sarà caricato sulla tessera sanitaria.

Paola D'Amico 12 gennaio 2012 | 9:21

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