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La pretesa dell'Atm che l'utente annulli ripetutamente il biglietto (quando basterebbe lo facesse all'inizio, dato che ha una validità di 90 minuti) viene da alcuni giustificata che in caso di incidente l'utente potrebbe meglio provare che era sul mezzo, per questioni di assicurazione (chè in passato sarebbe successo c'è stato chi si è fatto risarcire senza esserci stato) e da altri come uso statistico che l'Atm ne farebbe.
Questa sì che è chiarezza.
Tra l'altro non ho capito se non timbrando il biglietto dopo la prima volta (sempre nell'ambito dei 90 minuti) si incorre in una multa o no (il sito Atm "ricorda" solamente che il biglietto va timbrato ogni volta).
Tralascio l'inquietudine di chi, fumante di felicità per il servizio di trasporto pubblico, dopo mezzora al freddo ad aspettare il tram, magari in ritardo nell'andare al lavoro o a qualche appuntamento, dovrebbe avere anche voglia di inchinarsi di fronte all'obliteratrice per annullare "a fini statistici per l'Atm" il biglietto. (Magari un bel po' di persone le quali, dopo tanta attesa, si trovano a salire tutte insieme e ad accalcarsi di fronte al totem dell'inutile obliterazione e forse altrettanto statistica).
C'è chi ha anche chiesto: ma se timbro un minuto prima delle scadere dei 90' (magari un terzo o metà dei quali persi ad aspettare i vari mezzi che arrivassero), che faccio, posso continuare o devo scendere per andarmi ad accattare un altro biglietto?
Dubbi inespressi, sempre in nome della chiarezza.
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