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Cerco di raccogliere tutta la positività che il Natale appena trascorso mi ha (ri)donato e cerco di dare un piccolo contributo alla discussione, non nascondendo, tuttavia, grandi perplessità circa il provvedimento "Area C".

Per farlo, parto da un dato di realtà (che proverò a raccontare anche al Vice Sindaco durante l'incontro di giovedì prossimo con la Zona 6).

Lunedì 9 gennaio, ieri: mia moglie ha portato 3 dei nostri 4 bimbi a scuola in macchina e, dopo aver trovato parcheggio, ha provato a utilizzare i mezzi pubblici per sperimentare sul campo la fattibilità di utilizzare tram e metro per raggiungere il posto di lavoro e poi per recuperare i figli al pomeriggio.

Tragitto: Via Carcano (zona 5) - Porta Venezia. Mezzi utilizzati: tram linea 15 e metro gialla.

All'andata, tutto bene: partenza 8.15 dalla scuola, arrivo 8.40 in ufficio. E il ritorno? Una tragedia.

Partita alle 15.15 da Porta Venezia, è arrivata alle 15.30 in Missori per prendere il il tram 15... che è arrivato dopo 20 minuti esatti. Risultato? Un'ora per arrivare a scuola, per fare lo stesso percorso che al mattino è stato coperto in 25 minuti.

Ecco, sta tutta qui la perplessità sull'efficacia del provvedimento: se infatti non polemizzo sull'assurdità per cui un abitante del centro deve pagare per andare a casa sua, mi chiedo e chiedo a questa amministrazione pubblica come si possa invitare i Milanesi a utilizzare i mezzi pubblici se i risultati sono quelli descritti. E garantisco che la situazione del 15 non è un'eccezione. Mi sarebbe sembrato più ragionevole prima migliorare il servizio e poi "obbligarci" a utilizzare i mezzi pubblici.

Io spero che l'Ass. Maran e la Giunta tutta non vogliano offrirci risposte preconfenzionate o, peggio, eludere il problema. I milanesi sono disposti a fare sacrifici, ma, ritengo, solo e soltanto se esistono ragionevoli condizioni per farli.

Grazie, massimiliano perri - consigliere PDL zona 6