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Caro Gianluca,
potrebbe cortesemente illustrare, se possibile con dovizia di particolari, a quali aspetti di Area C lei e gli altri consiglieri siete contrari? Potrebbe cortesemente, con ugual precisione, esporre alternative effettivamente applicabili?
Per quanto riguarda ciò che lei ha scritto, vorrei solo sottolineare che il quesito referendario a cui lei si riferisce non parla di estensione di ecopass, bensì di "allargamento progressivo fino alla “cerchia ferroviaria” del sistema di accesso a pagamento", "attraverso l’estensione a tutti gli autoveicoli (esclusi quelli ad emissioni zero)", con tariffazione leggermente diversa da quella di Area C (in realtà, per i veicoli commerciali, direi più punitiva: "con una tariffa giornaliera di 5 euro per i veicoli per trasporto persone (prevedendo agevolazioni per i residenti) e di 10 euro per i veicoli per trasporto merci, e della sosta, da inserire con apposita variazione di bilancio o comunque nel primo bilancio utile").
Per quanto riguarda il valore del risultato referendario, ricordo che il quorum era del 30%, che è stato largamente superato (49%), con un esito molto chiaro (79,12% di sì). Per quanto in linea teorica non tutti gli aventi diritto si siano espressi a favore, la maggioranza di coloro che sono andati a votare si sono espressi in tan senso. Il referendum era solo di indirizzo, ma è stato accolto dalla Giunta, che però è ancora lontana dallo sviluppare tutti i punti richiesti.
Per ulteriori informazioni, consiglio inoltre di leggere la lettera aperta di Milano si muove. Sottolinerei il fatto che è firmata anche da Edoardo Croci, ex assessore Giunta Moratti, che la supportava nelle ultime elezioni con lista autonoma.
Cordialmente
Marco Caniato
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