Rispondi a:

Inviato da avatar Oliverio Gentile il 16-12-2011 alle 21:56

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_dicembre_16/sea-asta-vendita-fondo-indiano-1902559671470.shtml

La gara

Sea, il fondo di Gamberale si aggiudica il 29.75% di Sea. Ha offerto un euro in più della base d'asta

L'esborso è di 385 milioni. Esclusa per un ritardo di dieci minuti la «busta» del gruppo indiano Srei che offriva 40 milioni in più

MILANO
- Il fondo F2i guidato da Vito Gamberale si è aggiudicato il 29,75% di Sea, società di gestione degli aeroporti milanesi controllata dal Comune per 385 milioni e 1 euro. L'offerta del fondo F2i per l'acquisto del 30% della Sea è pari alla base d'asta (385 milioni) più un euro. Si tratta quindi di un'offerta di quasi 40 milioni inferiore a quella del fondo Srei. Il tema ora riguarda l' ammissibilita’ di un ricorso da parte del fondo indiano Srei, la cui offerta non e’ stata ammessa per pochi minuti di ritardo nella presentazione. Intanto i rappresentanti di Srei attendono al palazzo della Ragioneria l’esito dell’aggiudicazione della gara, riservandosi di decidere in seguito sull’eventuale ricorso. «Quel che rileviamo e’ che non e’ una gara trasparente. Ci siamo presentati alle 9.50 a palazzo Marino e siamo stati indirizzati subito al palazzo della Ragioneria. Qui siamo stati trattenuti in attesa che qualcuno ci venisse incontro», spiega Vinod Sahai, in rappresentanza del fondo. La decisione sul ricorso sara’ presa entro sabato assicura Sahai che spiega di avere sentito i vertici del fondo in India.

OFFERTA GAMBERALE - L'unica offerta valida per la gara relativa alla privatizzazione della Sea, la società che gestisce Linate e Malpensa, al momento è quella presentata dal Fondo F2i che fa capo a Vito Gamberale.

LA PROTESTA - «Non è corretto, siamo sconcertati», è il commento di Vinod Sahai, rappresentante del Fondo indiano Srei. «Anche perché - ha aggiunto - un commissario della gara aveva constatato la mia presenza in Comune alle 9.50 e l'aveva presente». Il finanziere indiano ha affermato, infatti, di essersi presentato a quell'ora davanti alla sede del Comune dove gli uscieri lo hanno indirizzato al portone adiacente dove avrebbe dovuto in realtà consegnare la busta. La circostanza ha fatto perdere all'indiano minuti preziosi che hanno determinato il ritardo rispetto al termine delle ore 10. «Mi sono presentato alla portineria di Palazzo Marino - ha spiegato Sahai - e lì mi hanno mandato in un altro palazzo (il numero civico 3 anziché il 2, ndr), dove ho aspettato dalle 9.55 alle 10.05 l'arrivo di un commesso per presentare l'offerta».

Redazione Milano online 16 dicembre 2011 | 20:59

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta