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Egregio Assessore
concordo pienamente con la sua impostazione generale.
Mi permetto di aggiungere qualche precisazione.
1. COLPE E CONSEGUENZE
Al di la' delle colpe, per le quali sara' la magistratura ad esprimersi, va' a mio avviso valutato l'effetto che tali azioni hanno generato sulla fattibilita' o meno dell'opera. Chi sostiene che il parcheggio in Piazza Bernini non e' da farsi in virtu' di quanto recentemente avvenuto nelle aule giudiziarie, a mio avviso trae una conclusione errata.
Una colpa derivante da una non conformita' fra opere depositate ai VVF ed in Comune, poi ampiamente emendata con successive varianti che di fatto hanno poi reso conforme la pratica edilizia, non e' a mio avviso tale da impedire la costruzione dell'opera.
A dimostrazione di cio' c'e' il fatto che il parcheggio di Piazza Bernini non esce stravolto dalla successiva sistemazione del progetto edilizio, ovvero, non vi e' stato alcun beneficio economico dall'aver presentato pratiche difformi.
Quindi, a posteriori, chi si appella a colpe di singoli soggetti (progettista e/o D.L.), colpe derivanti dal non perfetto espletamento delle proprie prestazioni, commette un errato salto logico.
Tanti piani, tanti box erano previsti con la pratica difforme, tanti piani e tanti box nei fatti sono previsti con la pratica edilizia ora conforme.
2. OCCHI CHE NON HANNO VISTO
Vi sono altri casi pero', egregio Assessore, che, anche se non (ancora) giunti agli onori della cronaca (giudiziaria) presentano risvolti inquietanti.
Penso agli assurdi rincari presentati per i box di Piazza Novelli e Via Leoncavallo. In questi due casi io credo che di colpe ve ne siano, e molte, anche tra le fila di chi, preposto dal Comune di Milano al controllo DURANTE I LAVORI, nulla ha fatto per evidenziare DA SUBITO le incongruenze di progetti presentati, ad esempio, senza opere di presidio alla falda.
Quadrio Curzio sbaraglio' molti concorrenti aggiudicandosi anni fa' molte aree con prezzi molto bassi. Ora tali prezzi potrebbero eventualmente rivelarsi una bufala se in molti casi devono essere incrementati per la necessaria realizzazione di opere che gia' allora era necessario inserire nel progetto di gara.
Chi giudico' allora idonei progetti che prevedevano di molti piani interrati senza impermeabilizzazione?
Chi non evidenzio' allora che determinate opere dovevano essere previste sin da subito?
Io credo che nella Sua attenta ricognizione dei vari casi, Ella non debba escludere la verifica di sussistenza di colpe e responsabilita' anche all'interno della struttura comunale.
Non si limiti dunque ai soli operatori.
Gabriele Mariani
presidente Commissioni Urbanistica e Territorio Zona 3
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