Rispondi
Rispondi a:
Da milano.corriere.it:
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_novembre_10/critical-mass-giacomo-investito-bici-1902115940016.shtml
L'INIZIATIVA
Tutti in bici per ricordare Giacomo
I ciclisti della Critical Mass percorrono le vie cittadine e dedicano la pedalata notturna al ragazzino ucciso
MILANO - Tante le iniziative per ricordare Giacomo Scalmani, il 12enne morto in bici sabato scorso in via Solari. In attesa della manifestazione di sabato pomeriggio, i ciclisti della Critical Mass hanno organizzato le vie cittadine per una pedalata in ricordo del ragazzino. Il consueto appuntamento del giovedì organizzato dai ciclisti «antagonisti» questa volta è stato dedicato tutto a Giacomo con un percorso che, dalle 22, parte da piazza Mercanti e raggiunge via Solari, luogo dell’incidente.
CHI SONO - Critical Mass è sia un momento di aggregazione che un pacifico strumento di lotta, adottato in tutto il mondo (il primo raduno si tenne a San Francisco nel 1992), per rivendicare maggiore spazio per le biciclette ed esprimere la voglia di vivere la città in un modo migliore, cambiando il rapporto con il tempo e con l'ambiente. Nella Massa Critica c'è impegno ecologista, richiesta di maggior sicurezza per i ciclisti, uso sovversivo della bici e, soprattutto, voglia di spazio vitale fuori dalla corsa della città più forsennata e industriale d'Italia. È un evento spontaneo privo di struttura organizzativa formalizzata. Non esistono leader e ognuno partecipa in forma individuale e, per questo, è necessario che ogni cicloattivista prenda responsabilità dell'evento. La massa critica procede a bassa velocità (10 km all'ora), creando un'oasi nel frenetico scorrimento del traffico urbano.
MINUTO DI SILENZIO - Il Consiglio provinciale di Milano si è aperto giovedì con un minuto di silenzio. «Siamo vicini alla famiglia di Giacomo - ha detto il presidente Bruno Dapei - e condividiamo il loro dolore per una tragedia che lascia sgomenti e che non doveva accadere». Per Dapei «quanto successo sabato mette tutti di fronte alle proprie responsabilità, a partire da noi istituzioni, che non dobbiamo ricordarci di quanto sia prioritaria la sicurezza stradale solo di fronte a simili tragedie».
Il percorso di Giacomo
Redazione Milano Online
10 novembre 2011 17:20
Accedi
Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati