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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 02-11-2011 alle 11:00

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

PATTO DI STABILITA’, PISAPIA: “IMPEGNO A NON SFORARLO, MA GRANDE MOBILITAZIONE PER CHIEDERNE DEROGA”

Milano, 2 novembre 2011 – “Abbiamo l’obbligo morale, giuridico e politico di non sforare il Patto di stabilità. Per riuscirci stiamo portando avanti azioni strategiche di risparmio e di lotta agli sprechi. Allo stesso tempo mi sono impegnato per chiedere la deroga al Patto, almeno per il 2011, anche in virtù del fatto che Milano deve affrontare molti investimenti per Expo 2015, un evento importante per tutto il Paese. Ieri sera ho rivolto un appello alle forze di maggioranza e opposizione, affinché insieme possiamo organizzare una grande mobilitazione proprio per chiedere al Governo la deroga al Patto di stabilità. Credo fortemente sia fondamentale anche il coinvolgimento dell’Anci, perché allo sviluppo di Milano è legato lo sviluppo dell’Italia”.


Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_novembre_2/Comune-spese-buco-disavanzo-1902020517422.shtml

Le previsioni per il prossimo anno

Comune, in pericolo le spese 2012
Un nuovo «buco» da 400 milioni

È allarme sul disavanzo. In arrivo tasse e tagli.
Non ci saranno più i dividendi delle municipalizzate

MILANO - Il peggio deve ancora venire. Mentre si discute di come vendere Sea e Serravalle per salvare i conti del 2011, è già chiaro a sindaco e giunta che il bilancio del 2012 sarà ancora più complicato. Per dirla con i numeri, dal primo gennaio dell'anno nuovo solo per la parte corrente si parte con uno sbilancio di 400 milioni di euro. Quattrocento milioni di uscite che non si potranno coprire con le entrate, insomma: anche perché negli ultimi anni le municipalizzate sono state spremute fino all'ultima goccia e Palazzo Marino è rimasto in piedi grazie al miliardo di euro incassato con dividendi e superdividendi. Quei soldi però non ci saranno più, come aveva anticipato poche settimane dopo il suo insediamento l'assessore al Bilancio, Bruno Tabacci. Allo stesso tempo, invece, diminuiranno ulteriormente i trasferimenti statali (di un centinaio di milioni di euro circa, si prevede).

LO SCENARIO - Per questo, la giunta Pisapia appena avrà concluso la partita su Serravalle e Sea, dovrà affrontare un nuovo scoglio e trovare il modo per garantire le uscite. Oggi la voce di spesa per la parte corrente si aggira intorno ai 2,5 miliardi di euro. I capitoli più consistenti sono quelli degli stipendi per il personale (circa 650 milioni), il contratto di servizi per il trasporto pubblico (altri 600 milioni circa) e il contratto di servizio con Amsa, per la gestione dei rifiuti (280 milioni). Se si escludono interessi e altre uscite fisse di minore entità, restano circa 850 milioni sui quali si potrebbe cercare di risparmiare: ma fino ad un certo punto, perché questi soldi sono quelli che garantiscono i servizi ai cittadini. Dalle rette per gli asili ai servizi per gli anziani, dai custodi sociali alle manutenzioni di parchi e giardini e così via: impossibile usare la scure sulla carne viva.

LA GIUNTA A UN BIVIO - Che fare, dunque? Di certo, proseguirà nel 2012 l'operazione di spending review già avviata dalla giunta Pisapia: la revisione delle spese che ha già consentito di risparmiare circa 50 milioni di euro. Ma anche ai tagli c'è un limite. Due quindi le alternative percorribili. Da una parte, si potrebbe decidere di alienare alcuni pezzi del patrimonio immobiliare del Comune: anche se i tentativi mossi dalle giunte precedenti non hanno dato i risultati sperati. Dall'altra, andrà messa a punto una maxi operazione sulle entrate. Nuove tasse, insomma. Anche in questo caso, Tabacci non si è mai nascosto dietro ad un dito, lasciando chiaramente intendere che per il prossimo anno l'amministrazione avrebbe potuto vedersi costretta a imporre un nuovo giro di vite sulle entrate. Le voci sono sempre le stesse: l'Irpef, introdotta nel 2011 per la prima volta ma al minimo dei livelli previsti dalla legge (e al di sotto delle percentuali imposte in molti altri grandi Comuni) potrebbe subire un rialzo. Così come rischia l'aumento anche la tassa dei rifiuti (la Tarsu) ed è già stato ventilata la possibilità che, almeno per gli alberghi di maggiore pregio, venga introdotta la tassa di soggiorno per chi verrà a visitare Milano.

I CONTI - Negli uffici della Ragioneria si stanno già facendo ipotesi e simulazioni, per capire quanto si potrebbe incassare da diverse voci cercando di ridurre al minimo l'impatto sui cittadini: ma di certo verranno chiesti altri sacrifici. Anche perché tutto questo discorso riguarda la parte corrente e sicuramente ci sarà anche da intervenire per garantire il rispetto del patto di stabilità.
Mentre l'opposizione si sta preparando a dare battaglia nell'eventualità si vadano a ritoccare o introdurre altre tariffe, l'obiettivo che si sono dati gli amministratori è di stringere sui tempi perché il preventivo 2012 andrebbe preparato entro marzo. E, quindi, va archiviato in fretta il 2011.

Elisabetta Soglio
02 novembre 2011 10:52

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