Rispondi a:

Inviato da avatar Giulio Beltrami il 10-03-2025 alle 16:01

Dal mio punto di vista c’è una corrispondenza tra il superamento della crisi della filosofia analitica, illustrato dal Relatore, e quello della classica Intelligenza Artificiale Simbolica con la nuova Intelligenza Artificiale Generativa, in quanto ambedue riguardano la natura del linguaggio e potrebbero anche contribuire a chiarirsi a vicenda.

Colgo l’occasione per stigmatizzare l’assenza di tanti linguisti, semiologi, ermeneuti, ecc., che imperversavano negli scorsi anni, nell’attuale dibattito sull’Intelligenza Artificiale, lasciandolo ad informatici, che spesso fanno senza sapere quello che fanno.
Quindi sono stato piacevolmente sorpreso dal saggio “Intelligenze aliene - Linguaggio e vita degli automi” di Guido Vetere, che lo riporta nell’alveo della linguistica e della Filosofia Analitica.

Intelligenza Artificiale Generativa che, come racconta bene Nello Cristianini nel saggio “La scorciatoia - Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano”, apprende il linguaggio dall’analisi statistica dell’immenso corpo documentale che negli anni abbiamo depositato su Internet: in linguistica una rivincita del distribuzionalismo, che in Italia fu promosso da Padre Roberto Busa SJ con la digitalizzazione dell’opera di San Tommaso D'Aquino ad opera del mio amico Piero Slocovich, sul generativismo di Noam Chomsky, idolo di noi informatici impegnati sul controllo sintattico dei linguaggi di programmazione.

Infatti, invece di insegnare la sintassi al calcolatore, la si fa inferire statisticamente da un adeguato volume di testi esemplari, sotto forma di miriadi di parametri di una Rete Neurale Artificiale, che ne raccoglie le finezze dalla prassi, oltre ogni possibilità di definizione a tavolino.
Dal punto di vista sintattico, indipendentemente dalla lingua, gli attuali Trasformatori offrono una qualità incredibile fino a pochi anni fa, perché oltre all’induzione passiva sfruttano l’abduzione, attivando miriadi di tentativi di parametrizzazione retrogradi (*).
Invece dal punto di vista semantico, offrono lo stesso genere di discussioni che trovo nella Fisica, sul significato “naturale” delle sue “formule” matematiche, e nella Filosofia, sulla “realtà oggettiva” rispetto alle nostre “percezioni soggettive”.

Infatti oggi l’Intelligenza Artificiale ha una cognizione esclusivamente “letteraria” del Mondo: ad esempio sa dell’amore quello che sta scritto in romanzi come Madame Bovary ed in migliaia di rubriche del cuore, così come io so del Borneo dai romanzi che Salgari ha concepito a tavolino, ma in prospettiva potrebbe avvalersi anche della conoscenza immediata del Mondo fisico, tramite Internet delle Cose applicata alla domotica, la mobilità autonoma e la sanità digitale.

In prospettiva assistiamo alla convergenza della ricerca neurologica ed informatica, su come:

  1. Dal groviglio del connettoma umano possa emergere la nostra capacità logica e computazionale.
  2. Dalla capacità logica e computazionale del computer possano emergere intuizione e creatività.

In particolare in informatica si cerca di integrare elaborazione neurale e simbolica.

(*) anche il citato Alpha Fold sfrutta algoritmi di per sé computazionali deterministici, ma con capacità confuse (fuzzy) ed evolutive che lo rendono imprevedibile ed incomprensibile.

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".