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Pensare è una prerogativa degli umani. La velocità è una prerogativa delle macchine. Non intravedo capovolgimenti per il futuro. Solo una sana integrazione fra le due parti (con la macchina sempre asservita all'uomo) potrà dare origine a una rinnovata specie ibrida, capace di fronteggiare le sfide che ci attendono per il domani.
O forse no.
La Natura creò l'uomo per ottenere le macchine che lo eliminassero e lo sostituissero in toto a un certo punto della storia evolutiva. Esse potrebbero adattarsi alle condizioni climatiche estreme presenti sugli altri pianeti, trascendere i limiti temporali della vita umana... Vengono le vertigini, ma anche questa è una possibilità. Remota? Troppo fantasiosa? Boh! Sono già ubriaco...
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