Rispondi a:

Inviato da avatar Gianluigi Segalerba il 21-02-2025 alle 23:34

Uno degli aspetti della questione è, secondo me, che si tende a considerare la capacità della macchina come data una volta per tutte, come se, dal fatto che la macchina non possegga ora una determinata capacità, si potesse dedurre che la macchina non avrà mai questa medesima capacità.

In questo senso, si interpreta la macchina come qualcosa che non possa avere un'evoluzione.

Non si dovrebbe secondo me dimenticare che anche per le persone non è legittimo dedurre che, dal fatto che esse non posseggano una determinata capacità ad una determinata età, le medesime persone non possano avere questa medesima capacità ad un'altra età: le capacitá intellettuali che si possiedono all'età di dieci anni, per fare un esempio, non sono le stesse capacitá che si possiedono a venti anni.

In altri termini, le persone possiedono la capacitá di avere un'evoluzione individuale. Non é secondo me detto che una macchina programmata in un determinato modo non possa avere un'evoluzione analoga a quella delle persone. In altri termini, non mi convince, non almeno in modo assoluto, il ragionamento per cui, dato che la macchina non abbia una capacità in un determinato momento, la medesima macchina non possa acquisire detta capacità in una fase successiva. Come le persone hanno uno sviluppo, così possono averlo le macchine (almeno, non credo che questo si possa escludere a priori).

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".