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Premesso che l’uomo è animale sociale, ma psicologicamente, e forse biologicamente, necessita di una quota di solitudine, identificabile come istanza naturale di riservatezza, tuttavia ciò dipende, per quantità e modalità, dalle abitudini e costumi sociali vigenti.
Oggi gli impianti di telesorveglianza anti-furto/effrazione, per la prevenzione e difesa da minacce esterne, sono già normati: legalmente, per gli apparati esterni, e contrattualmente, per i diritti e doveri dell'utente, anche per la riservatezza (privacy).
Invece gli impianti domotici rivolti alla sicurezza, assistenza e salute personale e familiare continuano a preoccupare, per timore dell'intrusione di estranei nella vita domestica.
Tuttavia bisogna notare che la nostra vita quotidiana, in condizioni di fragilità e/o malattia, è già sottoposta a badanti e/o personale medico, previa sottoscrizione di autorizzazioni e contratti; pertanto credo che basterebbe regolarsi analogamente con gli equivalenti operatori remoti, sia umani e sia artificiali, guardando alla “Luna” del servizio offerto, invece che al “dito” dell’impianto domotico.
In concreto credo opportuno intervenire su due fronti:
- Rifacendosi al segreto professionale di medici e confessori e come per la finanza e la sanità sono necessarie casseforti domotiche che garantiscano la sicurezza dei dati sensibili ed il controllo e tracciamento degli accessi.
- Come per l’intelligenza artificiale, proprietà e funzioni dell’impianto domotico devono essere messe ben in chiaro, per essere capite e approvate dalle parti in causa.
Poiché la capacità di spionaggio di un impianto domotico non ha tecnicamente limiti, meglio prendere il toro per le corna, integrando al servizio il trattamento della privacy stessa.
Infatti, malgrado il timore per la cosiddetta “algocrazia”, l’uso del calcolatore, per cui “la Legge è il Codice”, è meglio di norme e contratti affidati alla “Scrittura” tradizionale.
Si tratta in sintesi di disporre di una Base di Conoscenza (perché oltre a dati contiene regole di comportamento) dell’impianto domotico, con cui accedere alla sua configurazione (*) per:
- Ottenere facilmente una documentazione esaustiva e aggiornata, da condividere con gli interessati: utenti, amministratori e tecnici.
- Facilitare la risoluzione dei problemi, in caso di malfunzionamenti.
- Pianificare e gestire gli aggiornamenti o l'aggiunta di dispositivi.
Dati utili anche a definire ed aggiornare, in base allo stato di fatto dell’impianto, il contratto di servizio (service agreement) ed i moduli di autorizzazioni per la privacy.
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