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Facendo seguito a quanto pubblicato gli scorsi mesi sulla conversazione civica informata "Pensare la Scuola", trasmetto i primi dati sugli effetti collateriali del dimensionamento scolastico operato nelle modalità deliberate da Comune e Città Metropolitana e approvate da Regione Lombardia.

Le prime ricadute nel territorio e nelle periferie meneghine: il fenomeno è già noto da un paio di anni, ma si è intensificato all'avvio dell'a.s. 2024/25 per gli effetti di quanto in oggetto cfr. delibera n. 1374 del 12.10.2023.

Secondo le stime sindacali sono almeno 200 gli Istituti messi nelle stesse condizioni.

La soppressione dell'IC Fabio Filzi il caso forse più eclatante di quanto avvenuto nella provincia di Milano, a motivo di alcune specifiche peculiarità (cfr. Progetto di Istituto Differente non da meno, Aree a rischio, Costruiamo un ponte, due patti di collaborazione Giardino dei Desideri e Sentiero della Biodiversità di cui era capofila ecc.).

Nella nuova autonomia scolastica IC Morante-Filzi appena formata arriva la reggenza.

Nel Marcello Candia nel frattempo si assorbono in toto alunni con grave disabilità ed emarginazione sociale del plesso Filzi di via Ravenna: dopo che la progettualità che lo sosteneva è stata azzerata, le risorse umane pluriqualificate trasferitesi altrove, occorre ripartire provando a recuperare sia il gap di formazione specifica aggiunta, sia cercando di preservare le strutture del TEAACH e gli spazi laboratoriali, a cui si aggiunge anche Aterlier Reggio Children, Agorà, Biblioteca e attrezzatture specifiche (Progetto Mosaic, Robotica Educativa ecc.)