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Egr. Assessore,

leggo con piacere la sua sollecita risposta al problema proposto dalla Sig.ra Corti.

Mi sovvengono però molte domande che ho posto tante volte, senza peraltro ottenere mai una seria risposta.

La prima, la più vasta riguarda il significato del termine Partecipazione, che viene sempre interpretato come aiuto a conoscere ciò che non funziona, piuttosto che PARTECIPAZIONE ALLE DECISIONI! Differenza enorme. 

Da questa domanda discendono tutte le altre: Perché un'Azienda Comunale, sovvenzionata dai Cittadini, non fa il suo lavoro in modo organizzato, ma deve aspettare che i Cittadini SEGNALINO gli inconvenienti che la riguardano? Nel caso della Sig.ra Corti, perché il cestino stracolmo di immondizie non viene regolarmente svuotato? Perché non si installano più cestini a breve distanza tra loro, invece di lasciare centinaia di metri, se non Kilometri tra un cestino e l'altro?

Altro caso, perché i tombini non vengono controllati e puliti per evitare gli allagamenti delle strade ad ogni pioggia?

Perché non si controllano, e si eliminano, le buche delle strade che a volte gli automobilisti, e peggio i motociclisti ci rimettono ruote, sospensioni, ed a volte anche vite?

Capisco che ci sono i costi, ma il SERVIZIO non può, e non deve, funzionare "SU RICHIESTA"

Sarebbe come se, quando a volte, per un qualche guasto, manca la corrente elettrica, l'A2A (o chi per essa) dovesse aspettare le segnalazioni dei Cittadini al buio che, naturalmente, chiamando tutti insieme, non troverebbero mai una risposta.

Non è difficile organizzarsi, ed è quello che si dovrebbe fare con la PARTECIPAZIONE dei Cittadini, stendendo dei protocolli per i vari casi. 

Ing. Guido Miserandino ex Direttore Organizzazione di Aziende multinazionali.