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Ho partecipato alla due giorni dei Comitati X Milano, sto riflettendo su quello che è successo in questa due giorni. Una mia prima impressione è che siamo in presenza di un movimento dove le categorie sociologiche della politica non funzionano per tanti motivi. I comitati sono realtà disomogenee composte prevalentemente da un ceto sociale Over 50 “benestante” di professioni con partita Iva, pensionati e lavoratori della conoscenza. Le categorie di lettura del mondo sono modulate da una sociologia della comunicazione e della psicologia sociale e dell’organizzazione. Manca il concetto di conflitto come elemento dinamico dell’agire sociale. Cosa dire: è un Movimento Civico che cerca di mediare in questo momento di “vacche magre” il rapporto tra cittadini, portatori di bisogni sociali, ed il Comune stretto nel patto di stabilità quinidi costretto a dire no a molti di questi bisogni.
Volutamente non si è parlato di Democrazia partecipata perchè nell’orizzonte di chi ha organizzato questa due giorni era quello di organizzare una due giorni per tastare il polso al popolo dei Comitati ed organizzare una struttura di coordinamento leggera capace di dare continuità alla precedente esperienza. In pratica il “cerchio magico” del comitato elettorale pisapia ha avuto la sua legittimità a continuare ad esistere in un contesto nuovo.
Cosa Fare ? sicuramente continuare a lavorare con i comitati x Milano per portare avanti il programma che Pisapia si era dato durante le Officine. Strutturare dei progetti di quartiere, coinvolgere i cittadini e rapportarsi alle Istituzioni di prossimità per realizzare lo stesso.
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