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Inviato da avatar Giulio Beltrami il 04-03-2024 alle 15:57

Congratulandomi con il Prof. Pittella per la chiara e referenziata relazione, su un tema tanto scivoloso, ma che appassiona anche me, mi permetto una chiosa a quanto ho detto nell'incontro.

Fin'ora l'unico modo per prevenire, lenire e reprimere i conflitti è stato quello di riportarli a un livello superiore, per cui, ad esempio le contese personali, famigliari e tribali sono gestite da polizie e tribunali statali; non solo e tanto sotto l'aspetto operativo quanto sotto quello morale, per cui nessuno pretende oggi di garantire il proprio onore con il duello con l'avversario o l'assassinio del coniuge.
Purtroppo la soluzione si è fermata a livello nazionale, perché, per prevenire, lenire e reprimere le guerre, ci vorrebbero corpi di polizia e tribunali internazionali, che hanno mostrato la corda.

Ma nell'Antropocene, caratterizzato dall'arma nucleare e dal predominio dell'artificiale sul naturale, la guerra è foriera di estinzione della razza umana, così cara allo stesso Einstein della Bomba, direttamente e indirettamente, perché distoglie risorse alla difesa dalla crisi ecologica (*).
Per cui bisogna rimuovere i motivi che stanno alla base dei conflitti internazionali, tra cui la "tragedia delle grandi potenze" e la "tragedia dei beni comuni (commons)".

Rimedio alla prima tragedia potrebbe essere una glocalizzazione che integri le diversità, in "villaggi globalmente connessi", invece della globalizzazione omologante del "villaggio globale" (Holo City).
Rimedio alla seconda, il demanio planetario, invocato per una Costituzione della Terra.

(*) Petizione su change.org "Preventing human extinction by converting military systems to ecology"

 

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