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Inviato da avatar Roberta Cipolli il 31-01-2024 alle 22:02

Apprezzo e ammiro ogni giorno di più questa piattaforma storica della Partecipazione meneghina, che resiste all'usura del tempo e delle mode passeggere, della fluidità dei social network, permettendoci di recuperare con una certa facilità informazioni utili e preziose, di collegare tra loro temi simili e interdipendenti.

Di recente infatti una delibera comunale 1374/12 10.23 e successivi decreti di Città Metropolitana prot. 176055/13.11.23 e della Regione n.1456/29.11.23 che ha recepito il piano, ha decretato lo smembramento dell'ICS Fabio Filzi con oltre 1000 alunni, attuando una vera e propria anomalia nel piano di dimensionamento a livello provinciale, secondo una normativa nazionale che da una decina d'anni, entro il 30 novembre, prevede la riorganizzazione della rete scolastica.

Cfr. conversazione Pensare la Scuola

ICS Fabio Filzi dal 2017 ha iniziato un percorso di rigenerazione urbana, cura dei beni comuni e cittadinanza attiva, generando e promuovendo, tra le molte progettualità inclusive e di integrazione che ha in attivo, due patti di collaborazione, tra cui il Giardino dei Desideri (per ripensare lo spazio a misura di bambino, partendo dalle idee delle bambine e dei bambini che li vivono) e il Sentiero della Biodiversità per la cura del verde e creazione di un percorso pedonale per unire anche concretamente i tre plessi dell'Istituto, per un'educazione diffusa e occasioni di didattica all'aperto con la rete di associazioni che si occupano del Parco Vettabbia - Vaiano Valle Nord e, in prospettiva, aprire il Sentiero fino a Vaiano Valle Sud.

Ora tutto questo si scontra con altre esigenze di speculazione edilizia e piani attuativi, sottoposti tuttavia a un vincolo ambientale.

Possiamo davvero permetterci di erodere altro suolo in uno dei pochi polmoni verdi rimasti a Milano? 

Non so cosa sia peggio: questa smania di continuare a costruire o lo sversamento di rifiuti sul Sentiero e nuove presenze segnalete su Forum permanente sulla Città di Milano?

La vita agricola soppianta quella "nomade-tribale-monoetnica" (cfr. Progetto Vaiano Valle).

Ma poi arriva la Città, con la sua fame di nuove residenze e concessioni edilizie, a distruggere sia l'una che l'altra...

Senza una convergenza di sguardi, di lingue e progettualità ordinate e coerenti tra loro, si precipita nel caos di progetti e ci si avvia verso l'autodistruzione.

Questo portale mi appare allora sempre più come una zattera di salvataggio: con la sua storia pluridecennale ci aiuta a ricostruire e mettere ordine, a tenere viva l'attenzione sulle cose importanti della vita, su ciò che è essenziale per continuare a vivere insieme in modo intergenerazionale e coeso.

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