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A proposito Stefano Beriozza ci segnala una recente, intelligente, documentata, interessante e suggestiva critica all’Intelligenza Artificiale ed in particolare ai suoi ultimi sviluppi, a base matematico-statistica:
Il Nooscopio: L’intelligenza artificiale come strumento di estrattivismo della conoscenza
Rispetto alla questione in generale, rilevo una qualche schizofrenia nel giudicare questa Intelligenza Artificiale Generativa: da una parte ne critichiamo i difetti e dall’altra pretendiamo una attendibilità/verità ed eticità/morale quasi divine, rispetto all’imperfezione che caratterizza l’umanità, anche in senso positivo (1).
Ed il dubbio tra “apparire” o “esserci” vale anche per l’intelligenza e coscienza naturale, considerando l’ancestrale propensione all’animismo, le storiche incertezze sull’anima dei selvaggi e l’attuale geniale ricerca sugli animali (2).
Comunque è una questione scivolosa, anzi liquida, e poiché l’Intelligenza Artificiale sta in quella Naturale, vale il motto del Nautilus "mobilis in mobili”
- “Imperfezione” di Telmo Pievani, Raffaele Cortina Editore, 2019
- “Pensieri della mosca con la testa storta” di Giorgio Vallortigara, Adelphi, 2021
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