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L'evento atmosferico accaduto a Milano una settimana fa è eccezionale.

Possiamo fare i fatalisti e pensare che non si poteva fare nulla, ma questo è un ragionamento da cittadino impotente.

Una istituzione pubblica deve sempre interrogarsi su eventuali mancanze: poteva essere fatto di più?

Si poteva ridurre il danno alla città?

Io sono rientrato a Milano un paio di giorni dopo l'accaduto.

Ho visto qualche albero e molti rami caduti e mi sono fatto una idea.

Innanzitutto sono caduti solo alcuni alberi e alcuni rami... Perché?

Io sono convinto che il vento da solo non avrebbe mai potuto abbattere quelle piante.

Abbiamo avuto giornate di vento più forti, che hanno danneggiato seriamente tetti e impalcature ma non hanno abbattuto alberi.

Gli alberi si sono abbattuti letteralmente schiacciati dal peso dell'acqua sulle fronde.

Una azione di schiacciamento verso il basso che si è sommata a quella del vento provocando la caduta di tutti quegli alberi con radici malate, mezzi marci o fuori asse a causa di malattie già presenti.

La mia esperienza diretta nasce da una osservazione fatta in piazza Mentana dove un grosso albero si è abbattuto su una vettura in divieto di sosta.

L'albero presentava funghi alla base.

Gli altri alberi della piazza hanno resistito.

Erano però evidenti molti rami morti.

Morti come la maggior parte di quelli caduti.

Semplicemente non è stata fatta alcuna manutenzione preventiva.

In natura gli alberi cadono e i rami si spezzano, ma questo non può avvenire in città.

È compito di chi la amministra curarli e controllarli per evitare che i rami morti, gli alberi malati o i rami in eccesso creino pericolo.

Questo non è stato fatto.

Quando si esegue un lavoro stradale e si tagliano le radici di un albero queste non ricresceranno più se coperte da asfalto.

Le radici orizzontali, sotto l'asfalto, muoiono.

L'albero utilizza quelle verticali verso la falda e abbandona quelle orizzontali che non raccolgono più acqua.

A dare stabilità all'albero sono proprio le radici orizzontali che abbiamo visto spezzarsi in quegli alberi circondati da asfalto.