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Inviato da avatar Attilio Paparazzo il 22-07-2023 alle 10:14

Abbiamo fatto un gioco con un gruppo di amici e abbiamo scommesso che saremmo stati in grado di indovinare l'esito del recente Rapporto Invalsi senza nemmeno sfiorarne le pagine. Abbiamo condiviso:

1) in ritardo rispetto all'Europa sia per le competenze di lettura e comprensione del testo sia sulle competenze Stem;

2) divario immutato tra competenze rilevate nel settentrione rispetto a quelle delle aree meridionali;

3) divario tra aree urbane e aree rurali;

4) maggiore presenza del tempo pieno e prolungato nel settentrione e minore o assente nel mezzogiorno;

5) massiccia presenza della scuola dell'infanzia al nord e scarsissima al sud;

6) quasi totale assenza di nidi per la fascia 0 - 3 anni a gestione pubblica;

7) ecc. si potrebbe continuare... ma ci abbiamo azzeccato in pieno.

Non intendo discutere (e se ne parla molto) sulla bontà della rilevazione censuaria Invalsi, ma occorre preoccuparsi molto di come la Politica (talvolta anche l'Accademia) commenti i dati del rapporto: i sapientoni preparano nuove e ancor più invasive riforme della scuola (vedi made in Italy). C'è da far tremare le vene ai polsi!

Il consiglio è di leggere il rapporto Invalsi in relazione al rapporto Istat sull'istruzione magari si potrebbe scoprire la presenza di dati strutturali arcinoti che spiegano la scuola italiana.

 

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