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Inviato da avatar Philip Grew il 26-06-2023 alle 16:41

Ho deciso di seguire il valido consiglio di Massimo e per fortuna ho trovato lo sciampo Gaber all’antica erboristeria meneghina sotto casa. Non credo più che il Comune di Milano possa seriamente coltivare una piattaforma indipendente di partecipazione. Questa mia personale resipiscenza si tradusse in azione quando, in un frangente epifanico, San Giorgio mi apparve sul destriero impugnando la lancia con infilzato quel giovane ofide che oggi conosciamo come gli AMAMA (Alphabet, Meta, Amazon, Microsoft, Apple, et alia reptilia). Diedi quindi le dimissioni dal Comune di Milano del quale ero dipendente da un ottavo di secolo.

La data era il sei febbraio 2001, centoquarantottesimo anniversario a Milano, e mi era chiaro qual serpe in seno il mio caro Comune covava. Più di un lustro era passato da quando Fiorella De Cindio aveva spiegato che essere cittadini digitali sovrani significava non restare né utenti, né clienti, né sudditi. Il rettile parla con lingua biforcuta e se su una punta brillava l’Ambrogino d’Oro sull’altra incombeva il tetro disconoscimento economico della RCM da parte del Comune.

Forse lo sciampo consigliato da Massimo potrà debellare il nostro diniego se guardiamo le azioni degli ultimi due decenni. Certo, si sente ancora parlare di “cittadinanza digitale” ma il significato sotteso al sintagma è il contrario del concetto decindiano di non-sudditanza. Dobbiamo focalizzare invece l’altro corno della lingua biforcuta, non quella delle belle parole, per capire che money talks, che il silenzio finanziario della civica amministrazione dichiara bene gli intenti.

Tant’è. Scusate se sorvolo sulle cause.

Dico però che è un gran peccato per vari motivi tra cui ne cito due. Il primo è che così agendo il Comune ha buttato alle ortiche una sperimentazione veramente di avanguardia che sarebbe potuto divenire una caratteristica della città di Milano. Avremmo funto da ridente modello per tante altre realtà urbane in tutto il mondo. La Milano città leader non ha avuto il coraggio di tenere la poppa al mattino. Piuttosto che portare avanti le idee innovative durante la rivoluzione dell’informazione ha scelto di allearsi con il prepotente straniero contro la genialità italiana.

Il secondo motivo sta nella natura delle piattaforme che dobbiamo ora costruire. Se vediamo un po’ di teoria (e qui mi riferisco per esempio al capitolo sesto sulle piattaforme civiche di Platform Socialism: How to Reclaim our Digital Future from Big Tech di James Muldoon, 2022, che parla delle ciudades sin miedo, fearless cities che usando Decidim, decodeproject.eu, Fairbnb, nextcloud.com ecc ci hanno sorpassato per quel primo motivo sopra) è chiaro che la dimensione vincente dovrà essere a livello di area metropolitana. Ma il nuovo brolo digitale non dev’essere finanziato precipuamente dall’ente pubblico locale.

Muldoon usa come epigrafe il concetto di Ernst Bloch la tragedia peggiore è la perdita della capacità di fantasia per immaginarsi come lo cose potrebbero essere altrimenti (concetto presente anche in Zuboff o in Graeber & Wengrow). Il ruolo di RCM/PartecipaMi dev’essere quello di costruire un piccolo pezzo di commons qui. Il nuovo broletto digitale deve basarsi su una fitta rete di alleanze con realtà della società civile locale. Ha bisogno anche di tanti collegamenti dedicati con i vari broli già presenti altrove, specialmente in Europa ma anche all’estero.

Se facciamo crescere la pianta della fantasia in questo broletto, se stabileremo un ruolo per FRCM analogo a quello di un instradatore di pacchetti tra la rete nell’area locale e la rete tra le reti, prima o poi l’ente locale focalizzerà il suo compito di fornire le infrastrutture locali anziché promuovere la connivenza con i potentati tecnofeudali del colonialismo digitale.

Non dobbiamo chiederci chi aiuterà gli aderenti a finanziare il progetto. Non dobbiamo ascoltare quel bla-bla-bla di cui in esordio. Dobbiamo chiederci quali iniziative progettuali (anche di servizi ai soci), innovazioni tecnologiche, alleanze esterne e presenze locali faranno di questo forum un punto di riferimento per il crescente numero di abitanti di Milano e dintorni che desidera partecipare a una visione di un futuro umano seppur amichevole al digitale.

Poi se magari Massimo può indicarci le parole precise di quel santo cantautore dalle quali traeva ispirazione, iniziamo a studiare la ricetta per lo sciampo.

- ph 2023-06-26

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