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L'idea della Fondazione di Partecipazione, mista pubblica/privata e individuale/collettiva, era ottima, ma non ha retto alla lunga e non sei il solo ad aborrire anche la partecipazione pubblica, in quanto condizionante.
Ma invece che su una pubblicità contro-natura, punterei sui SERVIZI per i soci, ma anche per una pubblica amministrazione, intesa come CLIENTE (coprogettista, coprogrammante, ... , cotutto) PAGANTE.
Educazione, formazione ed assistenza alla partecipazione civica, declinate come "mutuo soccorso digitale", sarebbe il minimo sindacale.
Ma per essere indipendenti, ci vorrebbero adeguati investimenti e un piano di ritorno degli stessi, a partire dalle quote associative, fino alla cooperazione con altre organizzazioni, ai finanziamenti ed alle donazioni.
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